Vagabondo rosso Le Anfore 2010, Marcel Zanolari

Immaginate di arrampicarvi su un sentiero di montagna annusando i profumi del bosco.
Arrivati in cima godete del panorama ed è finalmente il momento del panino speck e fontina che vi siete portati.
Manca solo un calice di vino per avere un’armonia cosmica, questo.

La recensione potrebbe finire qui ma visto che le parole le metto io, aggiungo altre info e le consuete note di degustazione.


Annata 2010, undici anni di affinamento possono bastare, a dire la verità mi ero scordato di questa bottiglia, la tenevo in cantina senza pensarci, fino ad oggi.

Valtellina, Bianzone, la patria del Nebbiolo delle Alpi e di Marcel Zanolari che qui coltiva numerose varietà resistenti, in regime biologico certificato e biodinamico.
Sono “solo” 69 quelle utilizzate in questo vino, tra cui vari incroci di Merlot (merlotin), Pinot (pinotin) e Cabernet (cabernet corti, cabernet jura).

L’ho versato da circa 30 minuti, direi che è il momento di metterci il naso sopra. È ancora chiuso ma si sta rianimando. Facendolo muovere iniziano ad uscire profumi di viola passita, more in confettura e una bella nota evolutiva di sottobosco ed erbe balsamiche. Il colore, pieno e intenso lo fa sembrare più giovane di quello che è.

Le uve sono state raccolte dopo un parziale appassimento in vigna e vinificate in acciaio con lieviti indigeni. L’affinamento è stato prima in anfore di argilla e cemento, poi in barrique di 3°-4° passaggio. È un “non filtrato” con un volume alcolico del 13,5%.
Torno al calice, i profumi si stanno liberando con eleganza. Il sorso è fragrante e tannico, con sentori di bacche nere, ricordi d’inchiostro e vegetali di felce e alberi di montagna. Un sottobosco che accompagna la persistenza aromatica.


Mi aspettavo un vino morbido ed invece è un vino dal carattere persino vivace, sicuramente vivo e naturale. Si esprime in verticalità. Quanto succo e quanta freschezza, incredibile, poteva stare in bottiglia ancora per anni questo vino. Bel rosso questo Alpi retiche IGT.

A parte il giudizio positivo e le belle sensazioni di questo vino, aggiungo una nota a memoria della categoria “rossi Piwi”. Si riscontra una certa familiarità nelle note vegetali che ho riscontrato in altri rossi a base di varietà resistenti figlie di Cabernet o Merlot. Un lungo affinamento è certamente portatore di miglioramento qualitativo sia in complessità/armonia che in piacevolezza.

Casa vinicola Marcel Zanolari di C.V.L.T. , Via Teglio 6/10, Bianzone (SO) – Sito web