Varietà PIWI: il Passato e il Futuro vitivinicolo globale
In una tesi dal tema inedito, lo storico italo-brasiliano Dott. Gil Karlos Ferri presenta la storia ambientale del miglioramento genetico della vite e le prospettive future di sostenibilità per il settore vitivinicolo mondiale.
Nonostante il tema della viticoltura e del miglioramento genetico sia ricorrente in diverse opere prodotte da enologi e agronomi, in ambito storico manca ancora una solida ricerca sull’argomento. O meglio, non esisteva. Di recente, lo storico ambientale Dott. Gil Karlos Ferri ha difeso la sua tesi di dottorato dal titolo “Varietà PIWI: viticoltura nell’altopiano di Santa Catarina (Brasile) e ricerca sul miglioramento genetico della vite dal punto di vista della storia ambientale globale”, una ricerca che articola in modo pionieristico le scienze umane e le scienze naturali nel campo della viticoltura, evidenziando il lavoro per la sua originalità accademica e rilevanza scientifica.
L’obiettivo generale della tesi era quello di indagare il processo storico e socio-ambientale della viticoltura nell’altopiano di Santa Catarina e la ricerca sul miglioramento genetico della vite sviluppata dai ricercatori della Santa Catarina Agricultural Research and Rural Extension Company (EPAGRI) e dell’Università Federale di Santa Catarina (UFSC) con la collaborazione dell’Instituto Agrario di San Michele all’Adige (Fondazione Edmund Mach – FEM, Italia) e dell’Istituto per il Miglioramento Genetico della Vite Geilweilerhof (Istituto Julius Kühn – JKI, Germania). Tra le varie fonti utilizzate spiccano: documenti ufficiali, pubblicazioni tecniche, interviste di storia orale e fotografie. La tesi presenta il fatto che la coltivazione di Vitis vinifera nelle condizioni edafoclimatiche di Santa Catarina ha rappresentato una sfida economicamente costosa e dannosa per l’ambiente, a causa della necessità di trattamenti fitosanitari per combattere le malattie fungine. Nella ricerca di soluzioni a questo problema, ricercatori brasiliani e stranieri stanno collaborando a un progetto internazionale per il miglioramento genetico della vite e lo sviluppo di varietà resistenti al PIWI (PIlzWIderstandsfähig = resistenti ai funghi). In questo senso, la tesi si proponeva di presentare una narrazione storica con dati e argomentazioni che potessero rendere comprensibile la traiettoria della vinificazione e i suoi sviluppi con la ricerca sul miglioramento genetico, sulla base delle attuali discussioni sulla sostenibilità, sulla riduzione dell’uso di pesticidi e sulla mitigazione degli effetti del cambiamento climatico attraverso il potenziale che le varietà resistenti PIWI rappresentano per una vinificazione più responsabile nei confronti della società e dell’ambiente a Santa Catarina e a livello globale.
Un altro fattore che merita di essere evidenziato è l’interdisciplinarità con cui è stata elaborata la tesi. La ricerca è stata supervisionata dalla professoressa Dott.ssa Eunice Sueli Nodari, punto di riferimento nazionale in Storia Ambientale e coordinatrice internazionale della rete di ricerca in Viticoltura, e co-supervisionata dal professor Dott. Rubens Onofre Nodari, del Postgraduate Program in Plant Genetic Resources (PPGRGV/UFSC), dimostrando che il tema attraversa aree diverse e complementari, componendo una narrazione storica più inclusiva nelle sue fonti e nei suoi metodi. Il periodo di borsa di studio (PDSE/CAPES, 2023/2024), sotto la supervisione del Dott. Marco Stefanini presso la Fondazione Edmund Mach (FEM) a San Michele all’Adige, Trentino-Alto Adige, Italia, è stato fondamentale per la comprensione della ricerca sul miglioramento genetico nello scenario globale.
Infine, la tesi presenta come risultati il dinamismo nella ricerca di soluzioni più sostenibili per la produzione di vini e spumanti, come nel caso delle attuali varietà resistenti PIWI. In sintesi, le informazioni storiche raccolte in questa tesi possono servire come base di riferimento per lavori in altri ambiti del sapere, come ad esempio l’agronomia e l’enologia, e per fornire informazioni a viticoltori, professionisti del settore vinicolo, sommelier, enoturisti e altri appassionati di vino. Attualmente, il professore Dott. Ferri continua a svolgere ricerche sugli studi italo-brasiliani, sulla viticoltura e sulla storia ambientale globale.
Nella foto in testa all’articolo, il Dott. Gil Karlos Ferri davanti al Palazzo della Ricerca e della Conoscenza, Fondazione Edmund Mach, Trento, Italia. Foto: Samuele Scudiero.
Qui di seguito la tesi completa, di 400 pagine. Accessibile anche tramite il seguente link: <https://repositorio.ufsc.br/123456789/264150>.