Irresistibile Piwi 2
Appunti sulla Mostra Mercato svoltasi a Lazise il 27/28 aprile 2025.
La nuova location in Dogana Veneta, nel bellissimo borgo di Lazise, è stata la cornice perfetta per valorizzare i vini PIWI e chi li produce. Un successo decretato da una nutrita partecipazione di espositori, erano 43 le cantine presenti e da un pubblico numeroso che ha fatto registrare oltre 900 ingressi.

La formula che consentiva l’ingresso gratuito per uno sguardo tra i banchi ha favorito poi l’acquisto del calice per la degustazione e così, oltre alle persone venute appositamente per l’evento, si sono aggiunti tanti turisti che erano a Lazise in vacanza.
Per me è stato un bel momento per salutare tanti produttori che conosco da anni e per conoscerne di nuovi, ho cercato di fotografarli tutti ma ho fallito l’obiettivo quindi mi scuso con chi non compare in questa galleria di immagini.
È stato bello vedere rappresentanze di tutte le regioni dove sono autorizzati e già prodotti i vini PIWI, ad esempio Paolucci dall’Abruzzo e Ceste dal Piemonte con una linea completa di nuovi vini. Peccato non aver trovato alcuni storici produttori di PIWI in questa due giorni che aiuta tutto il settore a farsi conoscere e crescere. C’era poi un gran banco di vini ‘esteri’ curato dagli esperti di ONAV con vini molto interessanti.

Parlando con i produttori ho sentito pareri diversi, che sembrano contrastanti, ma che sono invece parte di un mood comune, cioè l’entusiasmo di portare avanti con convinzione progetti di viticoltura “resistente” associati a timori legati alla situazione del mercato, alla contrazione delle vendite e all’incertezza che talvolta accompagna il mondo dei PIWI.
A Lazise hanno parlato i vini, gli assaggi buoni e molto buoni sono stati tanti. Ho riscontrato grandi miglioramenti, anche in quei vini che assaggiati qualche anno fa, alla loro prima uscita, non mi erano piaciuti granché. Tutti crescono, migliorano le conoscenze e si perfezionano modalità di gestione del vigneto e di vinificazione.
Irresistibile 2025 ha offerto un panorama a 360° sulla produzione in Italia e su quella futura. Nello spazio dedicato ai vivaisti si sono potute assaggiare le microvinificazioni di VCR Vivai Cooperativi Rauscedo; Civit Consorzio Innovazione Vite; Vivai Viticoli Trentini e Vitiver. (scopri qui le uve del futuro) Campioni che fanno immaginare un futuro di grandi vini e di grande diffusione. C’era anche il passato dei PIWI, gli ibridi della tradizione, che così passato non è, visto che raccoglie molti seguaci, ovvero l’Associazione Clinto de Marca e il Comitato Difesa Clinton.

Nella giornata di lunedì si è svolto il convegno “Viticoltura sostenibile: genetica, tecnica colturale e biodiversità” che ha visto protagonisti nomi importanti del settore. Pur essendo un convegno tecnico ha dato modo a tutti di comprendere anche argomenti non semplicissimi. In particolare l’intervento di Sara Zenoni, Professore di Genetica Agraria all’Università di Verona è stato il migliore al quale abbia assistito sull’argomento delle TEA (tecniche di evoluzione assistita). Un futuro molto promettente che, come dice il professor Velasco “rinforza l’esistente” e offrirà l’opportunità di avere nuovi cloni migliorati geneticamente.

Ad Irresistibile mi hanno fatto notare la presenza di diversi giornalisti e blogger, speriamo che abbiano apprezzato gli assaggi e trovato nuovi input per parlarne positivamente e farli conoscere.
Infine il ringraziamento agli organizzatori, Luca De Palma e Igor Bonvento per il coraggio nel realizzare questa seconda edizione pur arrivando da una prima non del tutto soddisfacente in quanto a presenze di pubblico. La seconda è andata più che bene e probabilmente la terza lo andrà ancora meglio. I PIWI continuano a crescere e diffondersi, sono IRRESISTIBILI.