La Bolla Ballerina è un vino bianco frizzante non filtrato, rifermentato in bottiglia con il proprio mosto. Ottenuto da uve di Bronner 40%, e 60% da Pavana, Gata, Turca e altri vitigni autoctoni. All’assaggio, quando è ancora ferma, con i lieviti depositati sul fondo, ha profumi agrumati che ricordano l’arancia rossa. I suoi primi passi nel palato sono tesi e leggermente effervescenti. Il volume alcolico è del 12,5%. Snella e agile conferma le note agrumate e sentori di frutta secca. Si allunga su un finale amarotico e sapido/minerale. Rimettendo in sospensione i lieviti si arricchisce in personalità, all’agrume solista si aggiungono le note orchestrali dei lieviti che armonizzano e rendono il sorso più completo e piacevole. Quella nota amarotica viene equilibrata da fragranze più dolci di pasticceria e ricordi di fragoline di bosco. Resta agile come una giovane ballerina. La persistenza si allunga. È certamente la versione che preferisco. Se avrete l’occasione di assaggiarla, il mio consiglio è di mettere prima in sospensione i lieviti, capovolgendo la bottiglia qualche volta, e poi stappare con cautela e degustare. Lasciatevi trasportare dalla danza delle sensazioni nel palato e godrete di un buon vino.
Il terroir Bellunese si conferma come uno dei più interessanti. La Ballerina di Filippo De Martin, prodotta in frazione Roncoi di San Gregorio, mostra un carattere unico dove la varietà Bronner si sposa felicemente con altre varietà autoctone. È arrivato il grande inverno ma sogno l’estate, il sole caldo, le cene all’aperto e tante bolle ballerine che danzano intorno.
Azienda Agricola Filippo De Martin, Via Roncoi di fuori 137, San Gregorio n. A. (BL) – Facebook
Parlare di questo vino è come mettersi in viaggio e veder scorrere un bel panorama dal finestrino. La partenza è in Val di Non, Trentino, nel vigneto di Coredo particella 209. Siamo a oltre 800 m di altitudine su suoli prevalentemente composti da dolomia dove, su 1000 mq., sono allevate ad alberello le viti di Johanniter. Una varietà resistente alle malattie fungine che resiste molto bene anche al freddo.
È la prima vendemmia, dell’ottobre 2013, svoltasi sotto una nevicata, ad aver dato il nome a questo vino della neve. Nel calice ho l’annata 2017, un vino cristallino e molto profumato che trasmette il suo carattere alpino, di fiori bianchi ed erbe aromatiche. Mi porta oltre, a note terziarie che ricordano la parentela con il Riesling. L’assaggio è strepitoso, freschezza e acidità introducono un susseguirsi di aromi retronasali, un ricordo di mentuccia ed erba tagliata che passa all’agrumato citrino e arriva alla polpa di mela. Il sorso è accompagnato da una sensazione setosa di estrema eleganza, una carezza che lascia infine spazio alla sapidità e alla voglia immediata di ripetere il sorso. Wow! Dal finestrino vedo il sole accecante riflettersi sulla neve, sento l’aria pulita e frizzante.
Ora capisco il valore di questo vino e sono felice d’aver assaggiato la bottiglia nr. 306 delle 518 prodotte. Il senso di Nicola per il vino è davvero grande. Questo Vin de la Neu è uno dei migliori vini bianchi assaggiati, uno Johanniter che se dovessi valutare con un punteggio classificherei oltre i 95 punti. Le uve fermentano e affinano in barrique per 11 mesi. Fare un grande bianco che passa in legno non è da tutti, Nicola dimostra grande capacità e precisione. Il Vin de la Neu si distingue per l’armonia delle componenti e per la piacevolezza che se ne trae degustandolo. La persistenza è lunga e sempre elegante, sfuma lasciandoti la sensazione di un grande vino, come l’uscita di scena di una diva tra gli applausi che subito dopo è richiamata al palco dalle richieste di Bis. Il volume alcolico è del 12,5%. Questa bottiglia finirà molto prima di quello che vorrei.
Milano 16 gennaio 2021 Ho infranto la zona rossa con un grande bianco
2021
Vin de la neu di Nicola Biasi, Via San Romedio 8 Fr. Coredo, Predaia (TN) – sito web
Vino rosso da uve di Regent, la prima varietà resistente a bacca rossa, registrata in Italia nel 2009 grazie alla domanda fatta dalla Provincia Autonoma di Bolzano. La provenienza è tedesca ed è frutto degli incroci svolti al Julius Kühn-Institut (JKI) e completati nella creazione datata 1967. Qui la genealogia.
Leila GRAsselli e Dominic WÜrth coltivano il loro Regent (da Reggente, il famoso diamante) a Naturno, su suoli con componente di granito e gneiss. La vinificazione prevede una parziale fermentazione con uve intere (semicarbonica) per circa 10 giorni. Successivamente affina per 12 mesi in barrique e tonneaux usate. Vino biologico e non filtrato.
Nel calice ha un colore scuro, rubino sull’unghia. La densità e gli archetti farebbero pensare ad un vino di grande struttura e alcolicità ed invece è riportato solo l’11% di volume alcolico. Il profumo è vinoso con piccoli frutti neri di mirtilli e note di sottobosco. L’assaggio restituisce il frutto fresco e una bella acidità e mineralità che sfocia nella sapidità finale. Non sento molto la presenza dei tannini e questo, insieme alla leggerezza alcolica, lo rendono perfetto per essere degustato con facilità. La persistenza è abbastanza breve ma non è il “plus” da cercare in questo vino. Piace per la sua freschezza e la capacità di offrirsi come rosso equilibrato e succoso, facile da bere. Un rosso conviviale, buono, adatto ad essere messo in tavola in ogni occasione, con dei salumi, o ad accompagnare quei piatti semplici e gustosi della tradizione. Anche se sembrerà fuori luogo mi ha ricordato la Schiava e il Pinot nero. Immagino di condividerlo con gli amici che ti piombano in casa all’ultimo momento, ai quali non hai bisogno di stappare la bottiglia speciale. Gli offri il tuo vino quotidiano, quello sincero e fatto bene.
Grawu D. Dominic Wuerth, Via Raffein 8, Cermes (BZ) – sito web
Il Dedit è un bianco di montagna, non filtrato, ottenuto da uve di Solaris. Prodotto dall’Azienda Agricola Filanda de Boron a Tione di Trento.
Nel calice è dorato e consistente. Profuma di frutta matura, penso alla pesca e all’albicocca e alla frutta secca. Il profumo è elegante, pieno e avvolgente. L’assaggio esprime bene le note olfattive e di macerazione con sentori di miele e resina accompagnate da una buona acidità e da una leggera astringenza. Fermenta sui propri lieviti in barriques di acacia.
La progressione aromatica è completata dal frutto carnoso e da una nota fumé. Chiude con una piacevole salinità che chiama il nuovo sorso. Lungo nella persistenza. La notevole freschezza è equilibrata da un volume alcolico del 14%. L’origine “montana”, ai piedi del Parco Naturale dell’Adamello, si percepisce in questo vino, esprime purezza. Per il corpo, e il bouquet aromatico, consiglierei questo vino come accompagnamento di primi piatti strutturati a base di pasta.
Azienda Agricola Filanda de Boron, Nicola del Monte, Via Pozedine 5, Tione (TN) – sito web
Pizza e? …vino naturalmente!. Basta con l’accoppiata birra, che oltretutto trasforma il mix in un gigantesco gonfiore. La bollicina delicata del Reverso di Sara Meneguz è perfetta per godersi il connubio di aromi e mantenere la bocca fresca.
Reverso è un bianco frizzante “col fondo” ottenuto da uve di Soreli, incrocio di varietà (Piwi) che ha la sua parentela più stretta con il vitigno Friulano (ex Tocai). A dare corpo e personalità a questo vino è la lunga storia vinicola della famiglia Meneguz che opera dal 1750, e la marna calcarea dei terreni di Corbanese (TV).
La tipologia di bottiglia e il tappo a corona, suggeriscono un consumo in gioventù. Il vino si presenta limpido dentro il vetro trasparente e il residuo dei lieviti sul fondo è minimo. Il profumo è pieno, rotondo ed invitante, con sentori di prodotti da forno e lieviti, spicca poi una bella nota aromatica vegetale che mi ricorda il basilico. L’assaggio conferma gli aromi completandosi con note di frutta esotica e mandorla amara. Il sorso è fresco e sapido con l’anidride carbonica che solletica il fondo del palato. Il volume alcolico è del 11.5%. Mi piace come si esprime, in modo nuovo e diverso dalla sua parentela con il Friulano. Il finale amarotico si armonizza perfettamente con la tendenza dolce della pasta, anche quella della pizza. Abbinarlo è facile, l’unico rischio che correte è di finirlo troppo in fretta.
Azienda Agricola Meneguz Cesare di Sara Meneguz, via Ghette 13, Corbanese di Tarzo (TV) – sito
Spumante metodo classico da uve Johanniter coltivate a circa 350m di altitudine in località Naran di Vezzano (TN). Affina 12 mesi sui lieviti. In etichetta l’Ouroborus, il serpente che si morde la coda. Simbolo del perpetuo moto del mondo. I quattro elementi, le quattro stagioni, le quattro parti del giorno, le quattro età dell’uomo. A produrre questo vino spumante di qualità, ad impatto zero, millesimo 2017, è l’Azienda Agricola Pravis di Lasino (TN).
Cristallino dai riflessi dorati, ha bollicine abbastanza fini e numerose. Il profumo è fine e ricorda frutti d’agrume di cedro e lieviti. L’assaggio è strutturato, ingresso fresco e scorrevole che si allarga su note di lime/mela verde e di mandorle. La costante minerale di questo extra brut accompagna fino alla fine una piacevole persistenza aromatica.
Silver medal 2020 agli International Piwi Award. Volume alcolico 12,5%. Mi piace per la verticalità e la punta di sapidità che arriva alla fine insieme alle sensazioni minerali.
Azienda Agricola Pravis, Loc. Le Biolche nr 1, Lasino (TN) – sito
Spumante Metodo Classico da varietà resistenti, Bronner e Johanniter. Affina 36 mesi sui lieviti prima della sboccatura. Ne risulta uno spumante cristallino con numerose bollicine extra-fini che continuano a sprigionarsi per parecchi minuti.
I profumi sono e eleganti e denotano una certa complessità. Aromi agrumati, di mela e di lieviti. L’assaggio è appagante. L’effervescenza conferma gli aromi fragranti nasali, si aggiungono note di frutta secca nel retrogusto e un finale di mela golden. I sentori di pasticceria sono delicati e marginali, penso a delle piccole meringhe che in questo caso accompagnano la sensazione minerale che resta sulla lingua.
St. Quirinus Brut è prodotto in Alto Adige nella zona di Caldaro, è certificato Biologico e ha un volume alcolico del 12,5%. È uno Spumante perfetto per brindare e festeggiare. Il Natale si avvicina, ed anche la fine di questo 2020 di cui non se ne sentirà nostalgia. Brindiamo con i nostri cari a un futuro migliore.
Azienda vitivinicola St. Quirinus, Pianizza di Sopra 4b, Caldaro (BZ) – sito
Il Vino del Passo racconta più di altri il mondo dei vini di montagna e quello delle varietà resistenti, Piwi*. A produrlo è la famiglia di Werner Morandell della cantina Lieselehof di Caldaro in Alto Adige. Un precursore della viticoltura biologica e dell’utilizzo di varietà resistenti come il Solaris.
Le uve di questo vino provengono dal vigneto vicino al Passo della Mendola, il suolo è composto da argilla ferrosa e calcarea leggermente disseminata di ghiaia. L’altitudine è davvero impressionante, circa 1250m.
Nel calice ha un colore tenue e cristallino. Il profumo è elegante e pulito, di agrume di limone e pesca bianca. All’assaggio entra con una bella acidità che rinfresca, cresce nell’apporto aromatico con frutta esotica polposa di ananas e frutto della passione. Una spolverata di pepe bianco impreziosisce il bouquet. Il finale è lungo e minerale, esce una punta sapida sulla lingua e ricordi vegetali di erbe aromatiche come la salvia. Mi fa pensare alla montagna per il suo crescendo, la sensazione di salita e l’arrivo in vetta con l’aria pungente che ti entra nelle narici.
L’annata è la 2019, conserva una grande fragranza degli aromi e quel 13,5% di volume alcolico è quasi una sorpresa di fronte a tanta freschezza. Si intravede un potenziale evolutivo notevole come nei migliori Riesling.
È un vino iconico, riferimento per chiunque si avvicini al mondo dei vini Piwi, dagli assaggiatori ai produttori. Io consiglio di provarlo perchè è davvero buono, equilibrato e armonico. Ti porta in montagna anche se stai in pianura e supera di gran lunga, in qualità, tanti rinomati vini bianchi. Ha una facilità di beva sorprendente e questo è forse l’unico difetto, in due rischi di farci l’aperitivo e di ritrovarti con le code di gambero sul piatto e la bottiglia ormai alla fine.
Se volete regalare un vino non convenzionale ad un appassionato di vini bianchi questo è il vino giusto. Ma anche gustarselo in famiglia è un gran piacere.
2020
Tenuta Lieselehof, Fam. Werner Morandell, Via Kardatsch 6, Caldaro (BZ) – sito
Giro in Darsena e assaggio di questo Alpi Retiche IGT. Vino biologico macerato per 120 giorni in anfore di terracotta. L’arancio dorato e brillante risalta come un gioiello sui toni cupi delle acque del Naviglio. Come se quel sole preso sui terrazzamenti di Pianazzola (SO), fosse rimasto imprigionato in bottiglia ed ora tornasse a risplendere nel calice. Al naso è un tripudio aromatico di frutta candita, albicocca, frutto della passione e pasticceria dolce.
Sarà che si avvicina il Natale ma penso al profumo del panettone con l’uvetta e i canditi. L’uvaggio è suddiviso per la stessa percentuale tra l’aromatico Gewurtztraminer e il Souvignier Gris (Piwi). Il sorso è asciutto, teso, persino salino. Gli aromi dolci nasali lasciano spazio a sentori balsamici e un finale amarotico. Mantiene sempre una bella tensione che gli dona personalità e finezza. Offre l’aromaticità tipica dei vitigni usati senza diventare “noioso” come a volte succede assaggiando certi Gewurtztraminer. L’anfora gli ha conferito mineralità e un respiro lungo. L’acidità e la temperatura di degustazione, sugli 8°, tengono sotto controllo il volume alcolico del 14% che altrimenti si sentirebbe velocemente.
Gran vino, caleidoscopico e luminoso. Complimenti al produttore, Maurizio Herman, per l’impronta che gli ha dato. Sapere che arriva da un passato di assaggiatore e sommelier è la dimostrazione che anche il “sogno proibito” di tanti appassionati può diventare realtà e nel suo caso è una realtà di grande qualità. Un pochino lo invidio lo ammetto… Rimetto gli occhi sul Naviglio Grande, non ha più assembramenti, la movida è un ricordo lontano, però questo tocco di luce dell’Orange di Hermau gli ha ridato vita. Non è un vino da passeggio, è piuttosto un vino da gustare con calma, in un’antica osteria e con un formaggio molto stagionato. Con l’alzarsi della temperatura si ammorbidisce facendo uscire note di frutta secca e sciroppata. Potrei aspettare ancora qualche ora o assaggiarlo domani trovandoci qualcosa di nuovo. L’ultimo sguardo è all’etichetta, ai frammenti colorati che la riempiono, come in un caleidoscopio.
Ps. Il commento sintentico dell’altro calice; “buono questo”, La mia risposta; ‘“te credo, è l’Orange di Hermau!”
Hermau di Maurizio Herman, Via E. Vanoni 256, loc. Pianazzola, Chiavenna (SO) – sito
Con l’avvicinarsi delle feste si preparano le bollicine per i brindisi che allieteranno il pranzo di Natale e il Cenone di capodanno.
Di seguito 12 Spumanti da varietà resistenti, in ordine decrescente di prezzo, che puoi ordinare online e ricevere comodamente a casa tua.
Se hai difficoltà a distinguere un brut da un extra dry, in fondo alla pagina trovi la tabella con le differenze tra spumanti, in base al grado zuccherino e la spiegazione di come viene realizzato uno Spumante con metodo Classico.
Lieselehof – brut
Spumante metodo Classico da uve Souvignier Gris Alto Adige – Biologico – 30 mesi sui lieviti Vintage 2016 – Prezzo 49,00€ Frizzante, con un perlage delicato, esso si esibisce al degustatore. Si diletta nel gioco con note di pesca, lievito e limone. Dove acquistare: OnLine Lieselehof e-shop
Hermau, Magy – brut nature
Spumante metodo Classico da uve Souvignier Gris Lombardia – Senza sboccatura, torbido naturale Prezzo 24,00-26,00€ Profumo di cannoncino, tarte tatin, pera molto matura. Emergono poi le note più fresche di pompelmo e bergamotto. Dove acquistare: Online da Enoteca Marino oppure Ma! Officina Gastronomica
St. Quirinus – brut
Spumante metodo Classico da uve Aromera, Johanniter e Bronner Alto Adige – Biologico – 36 mesi sui lieviti Prezzo 24,90€ Giallo paglierino intenso, un perlage finissimo e persistente, aciditá incisiva ed un aroma maturo di agrumi canditi, frutta secca e pasticceria. Piwi International Silver medal 2020 Dove acquistare: OnLine St. Quirinus e-shop
St. Quirinus – brut rosé
Spumante metodo Classico da uve a bacca rossa non specificate Alto Adige – Biologico – 24 mesi sui lieviti Prezzo 24,90€ Colore rosa salmone, un perlage fine e persistente, aciditá delicata ed un aroma di fregola, lampone maturo e pasticceria. Piwi International Gold medal 2020 Dove acquistare: OnLine St. Quirinus e-shop
Pravis, Naran Johanniter – extra brut
Spumante metodo Charmat da uve Johanniter Trentino – 12 mesi sui lieviti in autoclave Prezzo 21,50€ Al naso è volutamente delicato, ricorda la scorza di limone, il cedro, la frutta selvatica e le mandorle tostate. Piwi International Silver medal 2020 Dove acquistare: OnLine Pravis e-shop
Filanda de Boron, Lauro – extra dry
Spumante metodo Charmat da uve Solaris Trentino – 30 giorni sui lieviti in autoclave Prezzo 16,00€ Profumi tipici di montagna e un interessantissimo contrasto tra dolcezza e acidità. Dove acquistare: OnLine Filanda de Boron e-shop
El Zeremia, Johanniter Zadra– extra brut
Spumante metodo Classico da uve Johanniter Trentino – 12 mesi sui lieviti Prezzo 16,00€ Profumi delicati che ricordano il limone, il cedro, la frutta selvatica e le mandorle tostate. Dove acquistare: Ordine via mail al produttore
Martignago Vignaioli, rosato – dosaggio zero
Spumante metodo Classico da uve Prior Veneto – 24 mesi sui lieviti Prezzo 15,00€ Vino fresco e vibrante, di buona sapidità e struttura che all’olfatto è dotato di profumi complessi e piacevoli note floreali e di crosta di pane. Piwi International Gold medal 2020 Dove acquistare: On line Sant’Andrea/Martignago Vignaioli e-shop
Bortolotti, Oltre – extra brut
Spumante metodo Charmat da uve Johanniter e Bronner Veneto – 10 mesi sui lieviti in autoclave Prezzo: 12,50-15,00€ Dove acquistare: On line si può trovare su MyWineStore oppure su Spargolo
Cantina Sociale di Trento, Santacolomba – brut
Spumante metodo Classico da uve Johanniter Solaris e Bronner Trentino – 12 mesi sui lieviti Prezzo 13,50€ Al naso floreale con spiccate note agrumate di pompelmo rosa e cedro che troviamo anche al gusto, insieme ad una sensazione vegetale aromatica. Piwi International Silver medal 2020 Dove acquistare: OnLine Cantina Sociale di Trento e-shop
Le Carline, Resiliens – dolce
Spumante metodo Charmat da uve Aromera e Muscaris Veneto – Biologico e Vegan – Affina alcuni mesi sui lieviti Prezzo 9,10€ All’assaggio regala dolci note di pesca gialla e petali di rosa, con un perfetto equilibrio tra sapidità e freschezza. Piwi International Gold medal 2020 Dove acquistare: On line le Carline e-shop
Villa Persani, Silvo – brut nature
Spumante Brut Nature sui lieviti da uve Souvignier Gris Trentino – Biologico e Vegan – Senza sboccatura, torbido naturale Prezzo 8,00€ (bottiglia da 0,50l) Il Souvignier Gris porta una spiccata acidità con sentori floreali e fruttati, mentre il succo d’uva dona a questo spumante un’elevata aromaticità ed una freschezza sorprendente. Piwi International Silver medal 2019 Dove acquistare: On line ordine dal sito del produttore
Infografica sul diverso apporto di zucchero alle versioni di Spumante:
“La sostenibilità ambientale o meglio lo sviluppo sostenibile, promosso dall’ONU, i cui obiettivi sono da raggiungere entro il 2030, sono oramai noti a tutti; siamo convinti che i vitigni resistenti, qualora avessero una capillare diffusione in viticoltura, sarebbero uno degli strumenti più idonei a raggiungerli.
Quello che è doveroso ed eticamente corretto per i ricercatori prima e per i viticoltori poi, è fornire prodotti sani, salubri e gustosi nel rispetto dell’ambiente”.
Gruppo di lavoro composto da Rosanna Zari, Luigi Moio, Attilio Scienza, Riccardo Velasco, Paolo Storchi, Riccardo Cotarella, Riccardo Ricci Curbastro e Michele Pasca-Raymondo, coordinati da Amedeo Alpi.
Aggiornamento contenuti
Contattami se hai informazioni utili sui vitigni resistenti o se sei un produttore che vuole segnalare i suoi vini, il servizio è gratuito.
This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. Cookie settingsACCEPT
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.