Altro sui Piwi nel mondo
Programma di miglioramento genetico delle varietà in Francia
Obiettivi della Ricerca francese nella creazione di Vitigni Resistenti:
· La creazione di varietà resistenti di qualità è una grande priorità per la filiera vitivinicola
· L’obiettivo è fare della Francia il punto di riferimento per la produzione di vino a basso impatto ambientale
C. Huyghe-direttore scientifico INRAE (Phitisphere24.06.2021)
· La resistenza dovrà essere totale alle proncipali malattie perchè la semplice tolleranza non è compatibile con una drastica riduzione dei trattamenti
· La resistenza dovrà essere duratura, su base poligenica (piramidizzazione)
Fonte: 2022, Venerdi-Culturale_11.02.2022_Attilio-Scienza.pdf
Coltivazione vitigni resistenti nel mondo
Ettari vitati (2016)
[Fonte 36]
IL 26 aprile 2019 si è tenuto il congresso CNAOC a Calvi, in Corsica
Raimondo Serra, capo dell’unità dei vini, degli alcolici e dei prodotti orticoli del dipartimento Agricoltura e sviluppo rurale (DG AGRI) della Commissione europea
“Smettiamo di vietare ciò che non dovrebbe essere vietato”, ha detto dei vitigni resistenti.
“Ereditiamo un sistema fondato negli anni trenta, che vieta le varietà che non appartengono alla specie Vitis vinifera”.
Dichiarazioni di apertura che sono accompagnate da fatti poiché la Commissione europea ha appena approvato un vino DOP Danese contenente vitigni resistenti nelle sue specifiche. Tra gli altri Regent, Cabernet cortis e Solaris…
[fonte 35]
Francia
La Francia è contraria all’inserimento degli Ibridi nelle AOP (Appellation d’Origin Protegée), l’equivalente delle nostre DOC e DOCG. Contraria anche ai nomi che richiamano i parentali Europei. (2019)
[fonte 32]
Dopo aver iscritto i suoi incroci resistenti ha permesso nell’AOC Bordeaux di avere 20% della superficie e 10% nel vino.
[fonte 33]
IGP GARD e IGP Pays d’OC con nuove varietà di viti resistenti. (2020)
[fonte 34]
– 36 varietà resistenti classificate definitivamente
– Se le varietà resistenti rappresentano meno del 15% del blend, è possibile etichettare il vino monovarietale con il nome del vitigno che costituisce l’85% del volume, come da normativa. – Per essere menzionato sull’etichettatura dei vini AOC, un vitigno deve essere superiore al 15% del blend. Con una soglia del 10% non si possono citare i vitigni accessori di interesse ai fini dell’adattamento.
[fonte 34.2]
Programma di miglioramento varietale, regionale, della Francia (2020)
Fonti
Fonte 32: 2019, Cesare Intrieri, Professore Emerito di Viticoltura presso l’Università di Bologna, Georgofili Info, http://www.georgofili.info/contenuti/il-nome-dei-vitigni-ibridi-resistenti-alle-malattie-fungine-un-rischio-da-non-sottovalutare-per-la-v/12385
Fonte 33: Marco Stefanini, Unità di Genetica e Miglioramento Genetico della Vite, Fondazione Edmund Mach
Fonte 34: 2020, Federvini. https://www.federvini.it/normative-cat/1946-via-libera-della-igp-gard-a-nuove-varieta-di-viti-resi – https://www.federvini.it/estero-cat/2155-modifica-ordinaria-al-disciplinare-di-produzione-dei-vini-francesi-pays-d%E2%80%99oc
Fonte 34.2: VSIG, IGP, AOC, pouvez-vous planter des variétés résistantes au mildiou et à l’oïdium ? – Publié le 22/02/2019 – https://www.mon-viti.com/articles/reglementation/vsig-igp-aoc-pouvez-vous-planter-des-varietes-resistantes-au-mildiou-et
Fonte 35: http://observatoire-cepages-resistants.fr/2018/05/25/bientot-un-assouplissement-de-la-legislation-sur-les-aop/
Fonte 36: Eugenio Sartori, dirigente Vivai Cooperativi Rauscedo VCR, 2016, I potenziali mercati e la valenza economica dei nuovi vitigni resistenti alle malattie – Eugenio Sartori.pdf
Foto: Luca Gonzato