Cronologia
Vitigni resistenti
1A Generazione – Combinazioni genetiche semplici
1800 | Ibridazioni spontanee o artificiali da parte dei coloni americani, Clinton, Noah (V. Labrusca x V. Riparia) Ibridi franco-americani: Uva fragola, Bacò, Seibel (V. Vinifera x V. Riparia, V. Labrusca, V. Rupestris) Inserimento della V. Vinifera genera un miglioramento organolettico che rimane però molto limitato (i vini avevavo sentori foxy e simil fragola) |
Nella seconda metà dell’800 arrivano in europa i tre patogeni che devasteranno la viticoltura: Fillossera, Peronospora, Oidio
2A Generazione – Re-incroci
1920 | Ricercatori dell’allora URSS incrociano ibridi franco-americani, V. Vinifera e V. Amurensis (originaria dell’Asia e in grado di resistere a -40°). |
1950 | 400.000 ha in Francia, 100.000 in URSS, 30.000 in Romania (quasi metà della superficie viticola europea coltivata a ibridi) |
1980 | Molti Istituti impegnati nella creazione di nuovi ibridi con l’intento di far prevalere le caratteristiche positive della Vitis Vinifera rispetto alle altre Vitis |
3A Generazione – Combinazioni genetiche complesse
2007/ 2010 | Vitigni ammessi alla coltivazione in Germania, Austria, Svizzera, dato il prevalente sangue di V. Vinifera |
2009 | Iscrizione nel Registro Nazionale delle Varietà dei primi due ibridi tedeschi, (uno a bacca bianca e uno a bacca rossa) proposti dalla Provincia Autonoma di Bolzano |
2013 | Iscrizione nel Registro Nazionale di altri sei ibridi tedeschi (tre a bacca bianca e tre a bacca rossa), proposti dall’Istituto Agrario San Michele all’Adige e dalla Provincia di Trento |
2014 | Iscrizione nel Registro Nazionale di altri due ibridi tedeschi (uno a bacca bianca e uno a bacca rossa), proposti da Piwi International e Provincia Autonoma di Bolzano. |
2015 | Iscrizione nel Registro Nazionale di 10 nuovi ibridi italiani (cinque a bacca bianca e cinque a bacca rossa), proposti dall’Università degli Studi di Udine (in comproprietà con i Vivai Cooperativi Rauscedo) |
[fonti 15,16,17]
Nuove generazioni con più fonti di resistenza
2019 | Iscrizione nel Registro Nazionale della varietà a bacca bianca Poloskei Muskotaly su proposta dei Vivai Viticoli Trentini. |
2020 | Iscrizione nel Registro Nazionale di 3 nuove varietà (due a bacca bianca e una a bacca rossa) proposte da Vitis Rauscedo e Rebschule Freytag. Iscrizione nel Registro Nazionale di 5 nuove varietà (tre a bacca rossa e due a bacca bianca), di cui 4 di origine italiana create e proposte dalla Fondazione Edmund Mach (FEM) di San Michele all’Adige (TN), la quinta varietà (Pinot Regina) di origini Ungheresi, è stata proposta da CIVIT Consorzio Innovazione Vite. Iscrizione nel Registro Nazionale di 4 nuove varietà (due a bacca bianca e due a bacca rossa) proposte dall’Università degli Studi di Udine. |
2021 | Iscrizione nel Registro Nazionale di 2 nuove varietà (una a bacca bianca e una a bacca rossa) Palma a bacca bianca, proposta dalla Fondazione Edmund Mach (FEM) e CIVIT Consorzio Innovazione Vite Sevar a bacca nera, proposta dalla Fondazione Edmund Mach (FEM) e AVIT Consorzio Vivaisti Viticoli Trentini. È stata inoltre registrata la varietà trentina a bacca nera Ronchella. |
Altre varietà in fase di registrazione
[fonte 18]
I numeri in Europa e in italia
Più di 120 varietà resistenti in Europa
4648 Ibridi interspecifici nel mondo
[fonte 19 – 2016]
36 varietà resistenti iscritte in Italia nel Registro nazionale delle varietà
[2024]
3,6milioni di innesti, talea di varietà resistenti.
Circa 600ha di nuovi impianti
[fonte 20.1 – 2019]
I numeri delle 10 varietà dell’Università degli Studi di Udine registrate nel 2015
10
varietà prodotte in Italia dai ricercatori dell’Università di Udine e dell’Istituto di Genomica applicata (IGA) di Udine (registrate nel 2015).
15
anni di lavoro di ricerca e sinergia tra pubblico e privato (Progetto avviato nel 1998). In collaborazione con i Vivai Cooperativi di Rauscedo.
Centinaia
di incroci effettuati attraverso processi naturali
oltre 24000
piante valutate, derivanti da incroci
oltre 500
micro-vinificazioni ripetute negli anni
[fonte 21 – 2017]
Fonti
Fonte 15: Yuri Zambon, Vivai Cooperativi Rauscedo, 12ª edizione di Enoforum (Vicenza, 21-23 maggio 2019), https://youtu.be/xm_8ED_CvVQ
Fonte 16: Anna Schneider, Ricercatore CNR, Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante, Il patrimonio genetico della vite coltivata (Sumav 2019-2020)
Paolo Giorgetti, Vitigni tolleranti, Prospettive opportunità e problematiche. Val-di-Cembra-2019-Giorgetti.pdf
Fonte 17: Farm With Science, www.farmwithscience.org/it/programma-2014-2017/innovazione-varietale/novita-sulla-resistenza/i-piani-di-incrocio-e-lattivita-di-selezione
Fonte 18: Fondazione Edmund Mach (FEM) 2020 – Quaderni tecnici VCR (2019), Le varietà resistenti alle malattie. Quaderno18-IVEd-It-Uk.pdf
Fonte 19: Eugenio Sartori, dirigente Vivai Cooperativi Rauscedo VCR, 2016, I potenziali mercati e la valenza economica dei nuovi vitigni resistenti alle malattie – Eugenio Sartori.pdf
Fonte 20.1: Rosario di Lorenzo, Professore Ordinario di arboricoltura generale e coltivazioni arboree, presso l’Università di Palermo. Atti del Convegno “L’importanza del nome dei vitigni per salvaguardare l’originalità e la commercializzazione del vino Italiano”. Opinioni a confronto. Conegliano, 14 dicembre 2019. – Accademia Italiana della Vite e del Vino – www.aivv.it
Fonte 20.2: Registro Nazionale delle varietà di vite
Fonte 21: FWS Farm With Science, http://www.farmwithscience.org/it/programma-2014-2017/innovazione-varietale/novita-sulla-resistenza
Foto: uva Seibel. Ursula Brühl, Julius Kühn-Institut (JKI), Federal Research Centre for Cultivated Plants, Institute for Grapevine Breeding Geilweilerhof – 76833 Siebeldingen, Germany