Valnosia

Genealogia

Anno di creazione: 1994
Costitutore:
Centro di Ricerca ed Innovazione -Dipartimento Genetica e Biologia delle Piante da Frutto. Unità di Genetica e Miglioramento genetico della Vite – Fondazione Edmund Mach
Breeder:
Marco Stefanini


Iscrizione nel Registro Nazionale: 2020
Proponente: Fondazione Edmund Mach (FEM)

Caratteri di resistenza: Oidio e Peronospora

(consigliati 4 trattamenti durante il periodo vegetativo in funzione dell’annata; attenzione all’oidio)

Caratteristiche

Vitigno bianco adatto a produrre vini freschi e leggermente aromatici con maturazione precoce come lo Chardonnay. Note di nocciola e di erbe aromatiche. 


SCHEDA VALNOSIA – Registro Nazionale delle Varietà di Vite
Pecile M., Zavaglia C., Ciardi A.
Valnosia

RIFERIMENTI NORMATIVI
Nome: Valnosia B.
Codice: 922
Sinonimi ufficiali: F26p92 B.
Annotazioni: Uve non utilizzabili per i vini a denominazione di origine ex art. 33, comma 6 della legge n.238/2016
Data di ammissione: 9/06/2020, decreto pubblicato sulla G.U. 152 del 17/06/2020

INFORMAZIONI GENERALI
Le informazioni presentate in questa sezione sono tratte da: –
Estratto dalla domanda di iscrizione della varietà al Registro Nazionale, presso il MIPAAF, 2020

Descrizione
La varietà è stata ottenuta per incrocio tra la varietà Bianca (parentale femminile) e la varietà Nosiola (parentale maschile). La varietà Bianca è una varietà ritenuta resistente a peronospora e parzialmente all oidio già iscritta al registro nazionale dei vitigni per vino dell Ungheria e Germania.
La varietà F26P92 è stata selezionata in quanto risulta maggiormente resistente alle malattie fungine peronospora e oidio e mantiene un livello qualitativo interessante.
Le prove sono state eseguite dalla Fondazione E.Mach in Comune di S.Michele all Adige – loc. San Donà su terreno limoso-sabbioso ed in Comune di Rovereto – loc. Navicello, su terreno sabbioso.

Germoglio (osservazioni su germogli di 10-30 cm.)
001 – Apertura dell apice (30-60 cm) – 5) completamente aperto
002 – Distribuzione della pigmentazione antocianica dei pelistriscianti dell apice – 1) assente
004 – Densità peli striscianti dell apice – 1) nulla o molto bassa
006 – Portamento (prima della legatura) – 3) semi-eretto
007 – Colore del lato dorsale degli internodi – 2) verde o rosso
008 – Colore del lato ventrale degli internodi – 2) verde e rosso
015-1 – Distribuzione pigmentazione antocianica delle perule delle
gemme – 1) assente

Cirri
016 – Numero viticci consecutivi – 1) 2 o meno

Foglia giovane (le prime sei foglie dell?apice, alla fioritura)
051 – Foglia giovane: colore della pagina superiore del lembo (4° foglia) – 1) verde
053 – Foglia giovane: densità dei peli striscianti tra le nervature principali della pagina inferiore del lembo (4° foglia) – 1) nulla o molto bassa

Foglia adulta
065 – Dimensione del lembo – 3) piccolo
067 – Forma del lembo – 2) cuneiforme
068 – Numero di lobi – 2) tre
069 – Colore della pagina superiore del lembo – 3) 0
070 – Distribuzione della pigmentazione antocianica sulle nervature principali della pagina superiore del lembo – 1) assente
071 – Distribuzione della pigmentazione antocianica sulle nervature principali della pagina inferiore del lembo – 1) assente
072 – Depressioni del lembo – 3) deboli
073 – Ondulazione del lembo tra le nervature principali o secondarie – 1) assente
074 – Profilo del lembo in sezione trasversale – 2) a V
075 – Bollosità della pagina superiore del lembo – 3) bassa
076 – Forma dei denti – 4) un lato concavo, un lato convesso
078 – Lunghezza dei denti in rapporto alla loro larghezza – 5) medi
079 – Grado di apertura/sovrapposizione del seno peziolare. – 3) aperto
080 – Forma della base del seno peziolare – 1) a U
081-2 – Base del seno peziolare delimitata dalle nervature – 1) non delimitata
083-2 – Denti nei seni laterali superiori – 1) assenti
084 – Densità dei peli striscianti tra le nervature principali sulla pagina inferiore del lembo – 1) nulla o molto bassa
090 – Densità peli striscianti sul picciolo – 1) nulla o molto bassa
091 – Densità peli eretti sul picciolo – 3) bassa
094 – Profondità dei seni laterali superiori – 3) poco profondo

Infiorescenza
151 – Organi sessuali – 2) stami completamente sviluppati e gineceo ridotto
152 – Livello d?inserzione della prima infiorescenza – 2) 3° e 4° nodo
153 – Numero di infiorescenze per germoglio – 2) da 1,1 a 2 infiorescenze

Grappolo
202 – Lunghezza (escluso il peduncolo) – 3) corto circa 120 mm.
203 – Larghezza – 3) stretto circa 80 mm.
204 – Compattezza – 7) compatto
206 – Lunghezza del peduncolo del grappolo principale – 1) molto corto fino a circa 30 mm.
207 – Lignificazione del peduncolo – 1) solo alla base
208 – Forma – 1) cilindrico
209 – Numero di ali del grappolo principale – 2) 1 – 2 ali

Acino
220 – Lunghezza – 3) corto circa 13 mm.
221 – Larghezza – 3) stretto circa 13 mm.
223 – Forma – 2) sferoidale
225 – Colore della buccia – 1) verde giallo
227 – Pruina – 3) debole
228 – Spessore della buccia – 5) media
229 – Ombelico – 1) poco apparente
231 – Intensità pigmentazione antocianica della polpa – 1) nulla o molto debole
235 – Consistenza della polpa – 2) leggermente soda
236 – Sapore particolare – 1) nessuna
241 – Sviluppo dei vinaccioli – 3) completo
2.2. Fenologia (tra parentesi il dato della seconda località)
301 – Epoca di germogliamento – 16-apr (21-apr)
302 – Epoca di fioritura – 26-mag (1-giu)
303 – Epoca di invaiatura – 25-lug (2ago)
304- Epoca di maturazione fisiologica – 28-ago (4-set)

Dati produttivi (tra parentesi il dato della seconda località)
Fertilità reale (n° infior./germ.) – 2,14 (1,87)
Produzione di uva (g/ceppo) o kg. per metro di tralcio o di cordone – 1.782 (2.094)
N° grappoli/ceppo (alla vendemmia) – 19 (18)
502 – Peso medio del grappolo (g) – 93,78 (116,3)
503 – Peso medio acino (g) – 2
Peso legno potatura (g/ceppo) o kg /Ha – 433,3 (446,6) Indice di Ravaz – 4,11 (5,20)
505 – Tenore in zucchero del mosto (°Brix) – 20,67 (20,53)
508 – pH – 3,54 (3,48)
Acidità totale (g/l) – 5,8 (5,13)
506 – Acidità totale del mosto (acido tartarico) (g/l) 6,15 (5,74)
Acido malico (g/l) – 3,38 (3,48)

Caratteristiche
Resistenze (aspetti macroscopici)
Ad organismi nocivi – Resistente a
peronospora e meno sensibile a Oidio

Utilizzazione
Per vinificazione
3. PRODUZIONE VIVAISTICA
Di seguito sono riportate le produzioni di barbatelle innestate, divise per categoria di materiale, dal 2011 all’ultimo dato disponibile.
Anno Standard Certificato Base Iniziale *
2014 1.842.432 487.353 – –
* : la categoria “Iniziale” è stata introdotta nel 2005
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Nome

Valnosia. Il termine Val rimanda alla valle, al territorio e alla natura con un riferimento sottile alle vallate in cui è presente il Nosiola (Valle dei Laghi, Vallagarina, Valle del Sarca). La desinenza finale Nosia è una contrazione di Nosiola come ulteriore rimando al vitigno principale di origine.


Fonte genealogia Nosiola: Terra Trentina; Identità e relazioni genetiche dei vitigni autoctoni trentini; Stella Grando, Marco Stefanini, Jessica Zambanini, Josè Vouillamoz.

Fonte genealogia Bianca: Vitis International Variety Catalogue VIVC

Fonte dati: Marco Stefanini, Unità di Genetica e Miglioramento Genetico della Vite, Centro di Ricerca ed Innovazione – Dipartimento Genetica e Biologia delle Piante da Frutto, Fondazione Edmund Mach

Fonte derivazione nome: Comunicato stampa FEM Fondazione Edmund Mach: https://www.fmach.it/Comunicazione/Ufficio-stampa/Comunicati-Stampa/Le-quattro-varieta-di-vite-resistenti-hanno-finalmente-un-nome

Foto: Fondazione Edmund Mach

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