Charvir
Genealogia
Anno di creazione: 1994
Costitutore: Centro di Ricerca ed Innovazione -Dipartimento Genetica e Biologia delle Piante da Frutto. Unità di Genetica e Miglioramento genetico della Vite – Fondazione Edmund Mach
Breeder: Marco Stefanini
Iscrizione nel Registro Nazionale: 2020
Proponente: Fondazione Edmund Mach (FEM)
Caratteri di resistenza: Peronospora e Oidio
(consigliati 4 trattamenti durante il periodo vegetativo in funzione dell’annata)
Caratteristiche
Vitigno bianco adatto a produrre vini base spumante con contenuti acidici molto adatti. La maturazione è tardiva.
SCHEDA CHARVIR – Registro Nazionale delle Varietà di Vite |
Pecile M., Zavaglia C., Ciardi A. RIFERIMENTI NORMATIVI Nome: Charvir B. Codice: 921 Sinonimi ufficiali: F23p65 B. Annotazioni: Uve non utilizzabili per i vini a denominazione di origine ex art. 33, comma 6 della legge n.238/2016 Data di ammissione: 9/06/2020, decreto pubblicato sulla G.U. 152 del 17/06/2020 INFORMAZIONI GENERALI Le informazioni presentate in questa sezione sono tratte da: – Estratto dalla domanda di iscrizione della varietà al Registro Nazionale, presso il MIPAAF, 2020 Descrizione La varietà è stata ottenuta per incrocio tra la selezione Fr945-60 (parentale femminile) e la varietà Merzling (parentale maschile). La selezione Fr945-60 dell Istituto di Freiburg non è iscritta a Registri nazionali delle varietà di viti. La varietà Merzling è una varietà ritenuta resistente a peronospora, oidio già iscritta al registro nazionale dei vitigni per vino della Germania. La varietà F23P65 è stata selezionata in quanto risulta maggiormente resistente alle malattie fungine peronospora e oidio e mantiene un livello qualitativo interessante in particolare per la produzione di vini base spumante. Le prove sono state eseguite dalla Fondazione E.Mach in Comune di S.Michele all Adige – loc. San Donà su terreno limoso-sabbioso ed in Comune di Rovereto – loc. Navicello, su terreno sabbioso. Germoglio (osservazioni su germogli di 10-30 cm.) 001 – Apertura dell apice (30-60 cm) – 5) completamente aperto 002 – Distribuzione della pigmentazione antocianica dei peli striscianti dell apice – 1) assente 004 – Densità peli striscianti dell apice – 7) elevata 006 – Portamento (prima della legatura) – 3) semi-eretto 007 – Colore del lato dorsale degli internodi – 2) verde o rosso 008 – Colore del lato ventrale degli internodi – 1) verde 015-1 – Distribuzione pigmentazione antocianica delle perule delle gemme – 1) assente Cirri 016 – Numero viticci consecutivi – 1) 2 o meno Foglia giovane (le prime sei foglie dell?apice, alla fioritura) 051 – Foglia giovane: colore della pagina superiore del lembo (4° foglia) – 1) verde 053 – Foglia giovane: densità dei peli striscianti tra le nervature principali della pagina inferiore del lembo (4° foglia) – 5) media Foglia adulta 065 – Dimensione del lembo – 7) grande 067 – Forma del lembo – 2) cuneiforme 068 – Numero di lobi – 2) tre 069 – Colore della pagina superiore del lembo – 5) verde medio 070 – Distribuzione della pigmentazione antocianica sulle nervature principali della pagina superiore del lembo – 1) assente 071 – Distribuzione della pigmentazione antocianica sulle nervature principali della pagina inferiore del lembo – 1) assente 072 – Depressioni del lembo – 1) assenti o molto deboli 073 – Ondulazione del lembo tra le nervature principali o secondarie – 1) assente 074 – Profilo del lembo in sezione trasversale – 2) a V 075 – Bollosità della pagina superiore del lembo – 1) nulla o molto bassa 076 – Forma dei denti – 4) un lato concavo, un lato convesso 078 – Lunghezza dei denti in rapporto alla loro larghezza – 7) lunghi 079 – Grado di apertura/sovrapposizione del seno peziolare. – 4) 0 080 – Forma della base del seno peziolare – 3) a V 081-2 – Base del seno peziolare delimitata dalle nervature – 1) non delimitata 083-2 – Denti nei seni laterali superiori – 1) assenti 084 – Densità dei peli striscianti tra le nervature principali sulla pagina inferiore del lembo – 5) media 090 – Densità peli striscianti sul picciolo – 3) bassa 091 – Densità peli eretti sul picciolo – 5) media 094 – Profondità dei seni laterali superiori – 5) medio Infiorescenza 151 – Organi sessuali – 3) stami e gineceo completamente sviluppati 152 – Livello d’inserzione della prima infiorescenza – 2) 3° e 4° nodo 153 – Numero di infiorescenze per germoglio – 3) da 2,1 a 3 infiorescenze Grappolo 202 – Lunghezza (escluso il peduncolo) – 7) lungo circa 200 mm. 203 – Larghezza – 5) medio circa 120 mm. 204 – Compattezza – 5) medio 206 – Lunghezza del peduncolo del grappolo principale – 1) molto corto fino a circa 30 mm. 207 – Lignificazione del peduncolo – 1) solo alla base 208 – Forma – 1) cilindrico 209 – Numero di ali del grappolo principale – 2) 1 – 2 ali Acino 220 – Lunghezza – 3) corto circa 13 mm. 221 – Larghezza – 3) stretto circa 13 mm. 223 – Forma – 2) sferoidale 225 – Colore della buccia – 1) verde giallo 227 – Pruina – 3) debole 228 – Spessore della buccia – 5) media 229 – Ombelico – 1) poco apparente 231 – Intensità pigmentazione antocianica della polpa – 1) nulla o molto debole 235 – Consistenza della polpa – 2) leggermente soda 236 – Sapore particolare – 1) nessuna 241 – Sviluppo dei vinaccioli – 3) completo 2.2. Fenologia (tra parentesi il dato della seconda località) 301 – Epoca di germogliamento – 23-apr (28-apr) 302 – Epoca di fioritura – 29-mag (4-giu) 303 – Epoca di invaiatura – 25-lug (29-lug) 304- Epoca di maturazione fisiologica – 26-set (14-ott) Dati produttivi (tra parentesi il dato della seconda località) Fertilità reale (n° infior./germ.) – 1,58 (1,95) Produzione di uva (g/ceppo) o kg. per metro di tralcio o di cordone – 2.940 (2.807) N° grappoli/ceppo (alla vendemmia) – 21 (17) 502 – Peso medio del grappolo (g) – 282,2 (165,1) 503 – Peso medio acino (g) – 2,3 (2,1) Peso legno potatura (g/ceppo) o kg /Ha – 606,6 (662) Indice di Ravaz – 4,7 (4,24) 505 – Tenore in zucchero del mosto (°Brix) – 18,87 (20,76) 508 – pH – 3,02 (3,11) Acidità totale (g/l) – 9,26 (7,86) 506 – Acidità totale del mosto (acido tartarico) (g/l) 9,28 (7,88) Acido malico (g/l) – 3,52 (3,40) Caratteristiche Resistenze (aspetti macroscopici) – Ad organismi nocivi – Resistente alla peronospora e meno sensibile a oidio Comportamento all innesto – Regolare con K5BB , SO4, 1103P Utilizzazione Per vinificazione |
Nome
Charvir. L’iniziale Char riprende il termine Chardonnay mentre VIR (verde in latino) valorizza il colore dai riflessi verdi della bacca. Il nome è stato scelto per rimarcare le caratteristiche specifiche di questo vitigno, in particolare il riferimento alla produzione vino base spumante con buone note fruttate, sapido e con struttura
Fonte genealogia Merzling: Vitis International Variety Catalogue VIVC
Fonte dati: Marco Stefanini, Unità di Genetica e Miglioramento Genetico della Vite, Centro di Ricerca ed Innovazione – Dipartimento Genetica e Biologia delle Piante da Frutto, Fondazione Edmund Mach
Fonte derivazione nome: Comunicato stampa FEM Fondazione Edmund Mach: https://www.fmach.it/Comunicazione/Ufficio-stampa/Comunicati-Stampa/Le-quattro-varieta-di-vite-resistenti-hanno-finalmente-un-nome
Foto: Fondazione Edmund Mach