Franklin 2023, Stricker
È tempo di vacanze e di vendemmie imminenti, ed anche di nuovi vini messi in commercio da assaggiare. L’ultimo è arrivato da Frangarto-Appiano, in Alto Adige. È il Franklin di Stricker, un’azienda che ha alle sue spalle una storia di un secolo ed oltre vent’anni di viticoltura biologica. Ora, sotto la guida del giovane Lorenz Kasseroller, si presenta rinnovata nella sua immagine e nello stile dei suoi vini.
Franklin è un vino bianco da uve Bronner 90% e Souvignier Gris 10%, coltivate su terreni argillosi-sabbiosi situati a 250m slm. La vinificazione è in acciaio con fermentazione spontanea a temperatura controllata.
Cristallino alla vista e dal colore tenue. L’olfatto è elegante e complesso. Di fiori e frutti bianchi. Penso al sambuco e alla pera, per poi spostarmi verso qualcosa di più esotico e a note di fieno fresco.
All’assaggio (10°C circa), ha una piacevole acidità che mantiene il sorso fresco e scorrevole. Nella progressione si ammorbidisce dando sensazioni vellutate-gliceriche per poi finire con una piacevole sapidità che definirei minerale al 100%.
Nel retrogusto si ritrova un fruttato che ricorda la banana e la pera matura.
L’insieme è armonico ed il volume alcolico contenuto al 12,5%.
Franklin offre un’ottima opportunità di scoperta, si sente il territorio, la freschezza e la maturità. Un corpo muscoloso ma agile e snello.
Se poi penso alle varietà, c’è il Bronner nella sua veste migliore, non opulento e stancante come in altre versioni ma più sintetico e dritto. Il Souvignier Gris sembra conferirgli un pizzico di speziatura e aromaticità che lo fa vibrare e lo spinge in avanti come un buon gregario in una corsa ciclistica. La persistenza è abbastanza lunga ed elegantemente composta. Lo trovo pronto così, con le sue belle sfaccettature giovanili.