Divento 2022, Vinessa

Vino figlio del vento “Vinessa”, che soffia tra il lago di Garda e il monte Baldo. Le uve provengono da viticoltura eroica praticata su terrazzamenti tra i 700 e gli 800 metri.
Le varietà usate sono Bronner e Johanniter, vitigni resistenti alle malattie fungine che consentono il quasi totale azzeramento dei trattamenti in vigna.

Leonardo Bonatti di Vinessa

Leonardo Bonatti è venuto di persona a parlarmi del suo vino a Milano, ne è nata una bella chiacchierata sui PIWI ed è stata soprattutto l’occasione per assaggiarlo insieme e scoprirne le origini.
Un progetto di famiglia scrupolosamente messo in atto con l’idea di produrre il miglior vino possibile, partendo da un terreno che costringe le radici a trovarsi lo spazio nella pietra, per poi arrivare ad una raccolta manuale delle uve in piccole cassette e alla fermentazione spontanea delle uve.

L’assaggio
La temperatura non era quella ottimale, era a temperatura ambiente, e proprio per questo è stato sorprendente constatare come la piacevolezza arrivasse comunque immediata già al primo sorso.

A segnare il carattere di questo vino è una matrice minerale, potente. Ti fa immaginare la pietra per le sensazioni tattili sul palato e la salinità che si protrae nel finale. Ho pensato al Carso, a quei vini triestini che raccontano di vento e di mare. Anche nel Divento è presente un corpo solido, forgiato dal vento e dal sole. Si distingue però per un’eleganza che altri non hanno. Un equilibrio che le scelte stilistiche gli hanno cucito addosso distinguendolo dalla forma grezza.
Divento fa un passaggio in botti di rovere per 10 mesi, integra una bella nota speziata dai ricordi balsamici.
Vinessa fa parte del gruppo Resistenti Nicola Biasi che ne è l’enologo.

La temperatura “ambiente” ha evidenziato le origini varietali attraverso ricordi evidenti di Riesling renano. Probabilmente alla cieca lo si potrebbe confondere. L’ho poi riassaggiato più fresco e con ancora più piacere. Ho rispolverato ricordi aromatici di cedro, di mare e capperi siciliani.
Il vento mi ha portato lontano con i ricordi. La complessità e la persistenza si sono dimostrati degli ottimi compagni di viaggio.

Divento ha un carattere nobile, tensione e una bella acidità che agevola il ripetersi del sorso. Un vino per occasioni speciali o come regalo alle persone che amiamo, da mettere in tavola fresco ad accompagnare l’antipasto e sentirlo ampliarsi con l’alzarsi della temperatura e nell’abbinamento alle portate successive…

Bottiglia numero 955 di 2105.

2024