Torrerossa
Il progetto Torrerossa nasce nel 2011 con il preciso obiettivo di valorizzare e tutelare il territorio, patrimonio da preservare per le generazioni future, attraverso la coltivazione di uva da vino con metodiche biologiche e pratiche biodinamiche.
A Varese, la città dei Laghi, nelle proprie vigne e cantina si lavorano vitigni storici come il Nebbiolo ed il Merlot ed innovativi quali il Bronner ed il Solaris (vitigni PIWI): questi ultimi hanno la caratteristica di resistere naturalmente alle malattie fungine.
Le Prealpi Varesine sono luogo ideale per una viticoltura di qualità. Il paesaggio è infatti caratterizzato da un susseguirsi di colline, terrazzi fluvioglaciali e laghi, dominati sullo sfondo dal massiccio del Monte Rosa. I terreni geologicamente parlando sono molto eterogenei caratterizzati nella zona nord da calcari selciferi, marnosi e dolomitici, tipico esempio il complesso del Campo dei Fiori. Nella zona orientale della provincia invece vi è la prevalenza di colline moreniche e depressioni intramoreniche con la presenza di ghiaia, sabbia e limi. Questa eterogeneità di suoli abbinata ad un clima che durante il periodo di maturazione dell’uva è caratterizzato da nette escursioni termiche tra il giorno e la notte, determina la presenza di micro-cru all’interno del paesaggio, vero punto di forza secondo il nostro punto di vista del nostro territorio.
I vini
Sine Limes
Vino bianco.
“Sine Limes” dal latino senza confine. Vino superbiologico da uve Bronner e Solaris (Vitigni PIWI) che non subiscono nessun trattamento in vigna e nessuna aggiunta in vinificazione. Fermentazione spontanea con lieviti indigeni e sosta sulle fecce nobili per 8 mesi. Nessuna filtrazione. Vino che si esprime con profumi eleganti di frutta bianca e spezie fino a note particolari di anice. Completano il vino una buona l’acidità ed un finale lungo.
Articoli e note di degustazione a cura di Vinievitiresistenti:
Azienda Agricola Torrerossa, Via Guido Cagnola 8, Gazzada (VA) – ww.cantinatorrerossa.it