Resiliens Prior 2022, Le Carline

Per il weekend che si preannuncia freddo e piovoso ci vuole un vino rosso a scaldare l’animo, il Resiliens Prior di Le Carline. Alla vista si presenta con un intenso color rosso cardinalizio, limpido e abbastanza consistente. L’olfatto è fine, si trovano sentori di rosa canina, lavanda, spunti balsamici e note fruttate di marasca e ciliegia.
La vinificazione è stata fatta in anfora con una macerazione e fermentazione protratta per diversi mesi a cui è seguito un affinamento in tini di rovere.

L’assaggio trasmette tensione e fragranza degli aromi. I tannini sono evoluti e setosi. Si ha una piacevole sensazione minerale e d’apertura.
È un vino che mette insieme eleganza e personalità. Nel retrogusto si ritrovano delicate note speziate e una bella amarena succosa. Nell’insieme è equilibrato tra morbidezze e durezze.
Non è un vinone denso e alcolico, il 13% di Vol. lascia spazio all’espressività varietale del Prior. Per dirla con semplicità si hanno percezioni che lo possono accomunare ad un Pinot nero, non a caso nel genoma del Prior c’è proprio il principe dei vini.

L’accoppiata anfora-legno gli ha donato un carattere elegante ed una piacevole evoluzione aromatica. Ha una buona persistenza e un bel ricordo balsamico. Vino da festa che ambisce ad un abbinamento succulento. Idealmente da aprire un’ora prima e lasciare ossigenare.
In ultima analisi l’ho trovato un vino pronto che ha anche un margine evolutivo nei prossimi anni che lo farà apprezzare ancora di più.