Zerovero 2019, La Grazia

Lo Zerovero è un vino bianco valtellinese da uve di Solaris, Bronner, Johanniter, Souvignier Gris e Muscaris. Un blend che mette insieme alcune tra le migliori uve resistenti alle malattie fungine. Varietà che essendo nate dall’incrocio tra piante di vitis vinifera e altre varietà di vitis portatrici delle resistenze alle principali malattie, non necessitano di trattamenti se non in casi eccezionali. Da questa premessa si intuisce a cosa fa riferimento il nome di questo vino, zero trattamenti. Siamo oltre il biologico, che nell’utilizzo di uve tradizionali deve far fronte alle malattie con derivati di rame e zolfo e, ben oltre la viticoltura convenzionale con i relativi prodotti chimici sistemici. 

Lo Zerovero è zero chimica e 100% rispetto della natura e della salute. A produrlo è l’Azienda agricola La Grazia della famiglia Oberti con sede a Tirano (SO). I vigneti sono dislocati in vari appezzamenti tra i 450 e i 950 m di altitudine, anche alla destra orografica del fiume Adda e con esposizione ovest/nord-ovest.

In degustazione lo Zerovero si presenta con un vestito giallo paglierino carico e consistenza nel calice. Il bouquet aromatico che arriva alle narici racconta di prati fioriti, frutta esotica e qualcosa dell’aromatico Muscaris (leggi moscato). L’assaggio è minerale e sapido, gli aromi mi riportano frutti di mela, pesca gialla, limone. Mi piace molto il retronasale e le note tioliche che percepisco. Ricordi vegetali di basilico e foglia di pomodoro che accompagnano il sorso in una discreta persistenza. 

Come corporatura questo bianco si inserisce perfettamente nel quadro strutturale dei vini di questo territorio famoso per i rossi da uve di Nebbiolo. Il 13% di volume alcolico gli dona una giusta rotondità che smussa la tensione e la verticalità di questa annata 2019 che evolve con eleganza e suggerisce una lunga vita.

L’ho degustato fresco, da frigorifero, apprezzandone una sorta di energia e tensione. A distanza di circa un’ora dall’apertura, con la temperatura salita, diventa ancora più gradevole negli aromi di frutta matura dove mi sembra di assaporare una pesca appena colta. Le radici minerali si confermano in un “inprinting” che ne certifica l’unicità. Bel vino, più lo degusto e più mi piace. 

Come abbinamento mi sono tornate alla mente le polpettine tipiche della Valtellina, gli Sciatt, fatte di grano saraceno con cuore di formaggio. Purtroppo non ho gli ingredienti per farle e per rimanere in Lombardia opto per qualche fetta di salame di Varzi con le mitiche focaccine dell’Esselunga (era l’ora dell’aperitivo). In realtà merita piatti strutturati bel oltre l’aperitivo.

Sound on: l’album 21 di Adele pubblicato giusto 10 anni fa, un gran salire armonico come questo Zerovero.

Azienda Agricola La Grazia, via del Progresso 7, Tirano (SO) – Sito web