Un raggio di Solaris sulle montagne friulane

Seppur limitatamente ad alcune zone è stata inserita tra le varietà da vino coltivabili in Friuli Venezia Giulia la Solaris.

Grazie all’impegno del Dott. Roberto Baldovin si è arrivati alla delibera Regionale n° 615 del 24 marzo 2023 che, dopo un percorso di quasi 10 anni, ha inserito la Solaris tra le varietà coltivabili (in osservazione) in una Regione che, per quanto riguarda le varietà resistenti (PIWI), non ne aveva ancora inserita nessuna di quelle storiche provenienti dagli incroci di Friburgo.

Le varietà PIWI attualmente in osservazione in FVG sono: Fleurtai, Soreli , Sauvignon kretos, Sauvignon nepis , Sauvignon rytos, Kersus, Pinot Iskra, Julius, Cabernet eidos, Cabernet volos, Merlot kanthus, Merlot khorus, Volturnis, Pinot Kors.

La Solaris è una varietà che nel terroir montano trova il suo habitat più adatto e che nel caso del FVG offre alle popolazioni delle zone ammesse una nuova possibilità di coltivazione.

La delibera ne permette la coltivazione, esclusivamente in determinate zone e comuni:

B-ZONE MONTANE OMOGENEE

a) Zona omogenea della Carnia, comprendente i Comuni di Amaro, Ampezzo, Arta Terme, Cavazzo
Carnico, Cercivento, Comeglians, Enemonzo, Forni Avoltri, Forni di Sopra, Forni di Sotto, Lauco,
Ovaro, Paluzza, Paularo, Prato Carnico, Preone, Ravascletto, Raveo, Rigolato, Sappada/Plodn,
Sauris, Socchieve, Sutrio, Tolmezzo, Treppo Ligosullo, Verzegnis, Villa Santina, Zuglio.

b) Zona omogenea del Gemonese, comprendente i Comuni di Artegna, Bordano, Gemona del Friuli,
Montenars, Trasaghis, Venzone.

c) Zona omogenea del Canal del Ferro e della Val Canale, comprendente i Comuni di Chiusaforte,
Dogna, Malborghetto Valbruna, Moggio Udinese, Pontebba, Resia, Resiutta, Tarvisio.

d) Zona omogenea della Destra Tagliamento e delle Dolomiti Friulane, comprendente i Comuni di
Andreis, Arba, Aviano, Barcis, Budoia, Caneva, Castelnovo del Friuli, Cavasso Nuovo, Cimolais,
Claut, Clauzetto, Erto e Casso, Fanna, Frisanco, Maniago, Meduno, Montereale Valcellina, Pinzano
al Tagliamento, Polcenigo, Sequals, Spilimbergo, Tramonti di Sopra, Tramonti di Sotto, Travesio,
Vajont, Vito d’Asio, Vivaro.

e) Zona omogenea del Natisone e Torre, comprendente i Comuni di Attimis, Drenchia, Faedis, Grimacco, Lusevera, Magnano in Riviera, Nimis, Pulfero, San Leonardo, San Pietro al Natisone,
Savogna, Stregna, Taipana, Tarcento, Torreano.

Al centro Roberto Baldovin

Breve storia del “Progetto Solaris”

Il progetto nacque a fine 2014 dall’idea del Dott. Roberto Baldovin e Flavio De Santa di provare a coltivare, nelle montagne dell’Alto Friuli, il Solaris, che in quel momento era una nuova varietà di uva da vino bianco recentemente introdotta nel panorama italiano; era già stato testato anche ad altitudini molto più elevate rispetto a quelle dei nostri campi sperimentali (anche a circa 1.280 metri s.l.m. al Passo della Mendola), per cui si era convinti che questa fosse una cultivar ideale per le nostre zone dolomitiche, in particolare in zone come quelle di Forni di Sotto (UD) e Forni di Sopra (UD).

Il problema principale derivava dal fatto che Solaris non era ancora registrato nella regione Friuli Venezia Giulia, quindi non poteva essere coltivato per produrre e commercializzare vino derivato dai suoi mosti; per essere registrato, quindi, doveva seguire l’iter procedurale: questo processo era la sperimentazione all’interno della nostra regione. Così ci attivammo subito per trovare un partner (obbligatorio per legge) per presentare domanda di “Richiesta di sperimentazione” alla Regione Friuli Venezia Giulia. Il nostro partner è stato l’illustre Istituto Agrario “E. Mach” di San Michele all’Adige, in provincia di Trento. Questo istituto è stato l’unico in Italia a testare Solaris nei propri laboratori ed a presentare domanda di registrazione al Ministero delle Politiche Agricole di Roma (registrazione avvenuta con successo nel 2013). Grazie alla loro ricerca, a partire da dicembre 2016, il Solaris può essere coltivato per produrre vino già in Trentino Alto Adige in Veneto.
Scopo della nostra sperimentazione, infatti, era quello di poter presentare agli Enti competenti, entro il 31.12.2022, una relazione esauriente in cui si potesse affermare senza alcun dubbio che il Solaris potesse essere coltivato con successo anche nelle nostre località, aprendo così una nuova economia locale, impossibile fino a pochi anni fa per mancanza di varietà specifiche per climi e suoli simili ai nostri.
Ad aprile 2015 sono state piantate a scopo sperimentale 25 barbatelle a Forni di Sotto e 50 barbatelle a Forni di Sopra, tutte da Solaris su portainnesto S.O.4.

A maggio 2016 sono state piantate altre 400 piante a Forni di Sotto (su 125 portainnesto AA), sempre a scopo sperimentale. Il 28.09.2016 a Forni di Sotto sono state raccolte le prime uve mature e portate subito ad essere analizzate da un laboratorio certificato a Udine.
Insieme al Dott. Roberto Baldovin e Flavio De Santa ha collaborato  attivamente anche con il Prof. Marco Stefanini, professore presso l’Istituto Agrario “Edmund Mach” di San Michele all’Adige (TN).
Sono state testati diversi metodi di potatura per vedere quale si adattasse meglio ai luoghi.

Ci siamo avvallati  della sperimentazione Solaris anche per testare altre varietà già iscritte sia nel Registro Nazionale dei Viti che nel F.V.G. (Julius (su portainnesto K5BB), a bacca nera, Soreli (su portainnesto SO4) e Sauvignon Kretos (su portainnesto K5BB) a bacca bianca), tutti resistenti al freddo e alle principali malattie che affliggono la vite. Julius, Soreli e Sauvignon Kretos sono stati creati dall’Università di Udine in collaborazione con i Vivai Cooperativi di Rauscedo. Insieme a queste varietà, a maggio 2018 è stata piantata anche una fila di 50 piante di Merlot Kanthus, sempre prodotte e commercializzate dai Vivai Cooperativi di Rauscedo.

L’iter burocratico della sperimentazione vera e propria è però iniziato il 29 dicembre 2016, con consegna alla F.V.G. dell’istanza di sperimentazione, firmata dal dott. Roberto Baldovin, da Flavio De Santa e dal direttore del “Centro Ricerca e Innovazione della Fondazione Edmund Mach”.

Nel novembre 2022 sono state portate in degustazione le ultime tre annate del Solaris e sono state messe a confronto con le ultime tre annate del Soreli, sempre prodotto in queste zone. La degustazione si è svolta presso la cantina Pitars di San Martino al Tagliamento (PN) davanti a una platea di una trentina di enologi professionisti.
Successivamente la Fondazione “Edmund Mach” ha preparato e presentato i risultati, che in seguito, verso la fine del 2022, sono stati consegnati alla regione F.V.G. per la richiesta di  registrazione.
La registrazione varietale del Solaris è stata deliberata tramite delibera della giunta regionale del F.V.G., il 24.02.2023 (delibera n° 615 del 24.03.2023).

Un ringraziamento speciale alla Regione Friuli Venezia Giulia per la collaborazione e all’amministrazione comunale di Forni di Sotto per l’impegno profuso.

Per maggiori informazioni potete contattare il Dott. Roberto Baldovin attraverso il suo sito: www.robertobaldovin.it