Nettuno e Anfitrite (frizzante), Augusta Altinate

I 30° su Milano mi stanno arrostendo, afa e umidità hanno cancellato anche il profilo delle montagne che di solito vedo in lontananza. Mi sembra di stare ad Hanoi, temo di veder sbucare vietcong dall’ascensore. C’è bisogno di qualcosa di molto rinfrescante. Ghiaccio e naturalmente vino, un rifermentato frizzante da uve di Cabernet Cortis coltivate a 375m su suoli argillosi e rocciosi nella zona di Colline di Busche (BL).

In vinificazione viene fatta criomacerazione e pressatura soffice, decantazione naturale e fermentazione a temperatura controllata. Il vino matura circa 10 mesi sui lieviti, segue presa di spuma con rifermentazione spontanea in bottiglia e affinamento di 4-6 mesi.

Alla mescita mostra una spuma generosa e tantissime piccole bollicine che salgono dalla profondità del calice. Sono i profumi agrumati a dettare l’ordine olfattivo. Seguono i lieviti, i ricordi di pasticceria da forno e frutta secca.
Una goccia di sudore diventa voce dell’acquolina che mi si è formata in bocca. Arriva salino, diretto, riportando note agrumate nel retrogusto insieme ad una leggera nota amarotica e pepata.
Nel complesso ha una piacevole trama con sensazioni tattili di croccantezza carbonica e una buona persistenza aromatica con chiusura salina.

Nettuno e Anfitrite è stata un’ottima scelta per archiviare il caldo pomeridiano ed introdurre la serata. Le doti verticali e amarotiche trovano nell’aperitivo facili abbinamenti con salumi e formaggi dalla tendenza dolce, ad esempio prosciutto crudo di San Daniele e formaggio Asiago.