Perpetuo 2020, Pojer e Sandri

Bando alle ciance c’è un supervino da assaggiare, il Perpetuo di Pojer e Sandri. Una delle novità più belle di quest’anno. Fa parte del progetto Zero Infinito ed insieme ad altri quattro prodotti esalta le qualità delle varietà resistenti. Il meglio che puoi trovare in termini di sostenibilità ambientale e salubrità nei vini. 

Vai con il colore. Ambra e arancio insieme, caldi e brillanti, fatti di luce che sembra abbiano inglobato tra le molecole i raggi solari. Andrebbe istituito il nuovo colore Pantone Perpetuo 2020 tanto è bello.

Mentre gli occhi rimbalzavano il naso si è allungato come una proboscide per immergersi in una nuvola estiva di aromi mediterranei. Passiti siciliani, vacanze alle Eolie. Uva passa, moscato, canditi, albicocche, agrumi, marzapane, wow quante cose.

Anche la lingua è corsa fuori, asciutta e pastosa dalla gran sete. Ahhh che grazia ricevuta, fresco e secco con gli aromi dolci che sfumano nel retronasale. Bel contrasto. Una rincorsa di aromi che aggiungono ricordi di frutta secca, miele e spezie esotiche. Equilibrato e lungo con una punta di sapidità minerale e un finale che mi ricorda la presenza del tannino stringendomi le guance. E via un nuovo assaggio e il perpetuo piacere gustativo.

Non è però un vino da ingollare come se non ci fosse un domani, fondamentalmente perchè è da gustarsi con lentezza, fresco, magari all’aperto in una giornata di festa e godendosi i primi caldi, poi perchè ha il 16% di volume alcolico e ci vuole poco a sentirlo in testa e finirlo (la bottiglia è da 0,50 Cl).

È un supervino, non per le mie note degustative, ma per come è realizzato. La vendemmia è tardiva, consente un accumulo di zuccheri superiore e un conseguente sviluppo di volume alcolico che arriva al 15-16%. La macerazione sulle bucce dura 4-5 mesi per avere una grande estrazione di sostanze ed in particolare di tannini che svolgeranno il ruolo di antiossidante naturale. Lo stile di vinificazione prende spunto dalla tradizione siciliana del Metodo Perpetuo (poi evoluto nel Solera), nel quale ogni annata viene aggiunta alle precedenti. Nel Perpetuo di Pojer e Sandri la prima vinificazione è del 2009 e quest’anno ne è uscita la prima partita. L’affinamento avviene nelle botti esauste precedentemente usate per il brandy aziendale. 

È un vino Trentino da uve internazionali (Solaris, Muscaris, Souvignier Gris) e stile Siciliano, un bel caleidoscopio di emozioni 100% italiane. Per sua natura si presta a vari abbinamenti. L’ho gustato con piacere insieme a dei crostini con branzino affumicato e poi con un semplice risotto alla milanese con zafferano. Lo consiglio anche come vino da meditazione, magari riguardando le foto delle vacanze. Anzi, meglio di no, perchè ora penso solo a quando potrò andare al mare… o in montagna, da Pojer e Sandri a vedere le uve che fanno il bagno nella Jacuzzi.

Azienda Agricola & Distilleria Pojer e Sandri, Loc. Molini 4, Faedo (TN) – Sito web