Resisto 2018, Cantina Flonno

Resisto. Che bel nome per un vino, si porta dietro tanti significati, in primis quello relativo alle varietà di viti resistenti alle malattie fungine (Piwi) da cui è tratto, Solaris 60% ed Helios 40%. 

Nasce in Valcamonica all’interno del Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane in Capo di Ponte. Patrimonio UNESCO dal 1979. La coltivazione della varietà Helios avviene sulla destra orografica del fiume Oglio su terreno estremamente sciolto e calcareo a 450 m/slm. La Varietà Solaris è coltivata sul versante opposto, alla sinistra orografica, su terreno sabbioso sciolto subacido, a 450 m/slm. I suoli sono del periodo Permiano (280-225 milioni di anni fa), con presenza di roccia calcarea dolomitica, marne e argille.

Le uve vengono raccolte a mano e messe subito in pressa, fermenta a temperatura controllata ed affina in acciaio sulle fecce nobili. 

Fatta la premessa, mi aspetto un vino fresco ma anche evoluto.

Tolta la capsula mi sorprende trovare il tappo in vetro, pochi lo usano ma è una garanzia nel mantenimento di aromi inalterati e consente un facile utilizzo se lo si vuole consumare in momenti diversi.

Il colore paglierino carico mantiene riflessi verdognoli, montani. I profumi sono di maturità, mi ricorda la pesca gialla e la frutta tropicale, fieno, timo, note evolutive di pietra focaia.

L’assaggio restituisce subito un bel frutto fresco e fragrante nel retrogusto. Minerale e salino, vivo. Temevo potesse essere già ‘avanti’, anche per il volume alcolico limitato all’11,5%. Ed invece ha acidità e freschezza come fosse stato appena imbottigliato. Sono gli aromi a donare complessità e piacevolezza. Ottima anche la persistenza, nell’allungo sento uscire note agrumate, floreali e di nocciola.

Ritrovo al 100% il territorio e l’espressione tipica dei bianchi di questa valle, verticali e freschi. La Valcamonica in ambito vinicolo è meno conosciuta rispetto ad altre zone della Lombardia ma sa esprimersi in modo unico e merita d’essere valorizzata e riconosciuta su larga scala.

È un ottimo vino, pulito, preciso ed aromatico. Sorso dopo sorso si svela e suggerisce l’accompagnamento a piatti di pesce, opterei ad esempio per pesci di lago come il salmerino e l’agone. Resiste indubbiamente al tempo, è pronto ma può tranquillamente stare in bottiglia ancora qualche anno con questa acidità. 

La particolarità dell’inserimento nell’uvaggio della varietà Helios gli dona corpo e quel quid in più che lo fa uscire dai canoni “Solaris 100%” e ne determina una personalità unica, bella. Merito dei cugini Sandro Sorteni e Giacomo Laidelli, titolari della Cantina Flonno.

Resisto, assolutamente sì.

2022