Bronner e Merlot Khorus 2020 di Marusia

Marusia (Maria in russo), è il nome della linea di vini dell’Azienda Agricola Scilla di Maria Nesterenko. Cantina e vigneti si trovano a Villorba (TV). I due vini che assaggio rappresentano bene due varietà di successo tra i viticoltori Piwi. Nel bianco il Bronner, incrocio realizzato all’Istituto di Ricerca di Friburgo nel 1975 e registrato in Italia nel 2009. Nella sua genesi c’è anche una parentela con il Riesling e il Pinot grigio. Nel rosso il vitigno è il Merlot Khorus, incrocio made in Italy realizzato nel 2002 all’Università di Udine e inserito nel Registro Nazionale nel 2015.

Bronner 2020, Marusia

Alla vista è cristallino e abbastanza consistente. Olfatto evoluto, con richiami a fieno, miele, erbe officinali e pomacee. Fresco in entrata, diventa poi setoso e glicerico al palato.

Nel retrogusto arrivano sentori fragranti di mela verde croccante e agrume di mandarino. La chiusura è minerale, salina. Una nota speziata pepata gli dona complessità. È abbastanza corto nella persistenza. Il volume alcolico del 11,5% lo rende facilmente godibile. Ha un carattere e un corpo giovanile, la 2020 è la prima annata imbottigliata.

Nell’insieme è abbastanza fine ed equilibrato, mi piace anche quella sfumatura ‘acerba’ che sento nel palato. La spinta acida e la piacevole aromaticità sono le due caratteristiche che evidenzio con piacere. Come vino trova nell’aperitivo la sua collocazione migliore. Buona la ‘prima’ ma vedo un gran potenziale di miglioramento per le prossime annate.

Merlot Khorus 2020, Marusia

Il colore di questo vino è quasi impenetrabile, sanguigno con sfumature porpora sull’unghia. L’olfatto è sui piccoli frutti rossi e neri, con ricordi aromatici d’erbe balsamiche e speziatura di chiodo di garofano. L’entrata è succosa. Il tannino è evoluto e morbido. Avanza lasciando sensazioni calde e avvolgenti. Il volume alcolico è del 14%.

Nel retrogusto spicca un frutto di ciliegia scura e una vena vegetale e balsamica. Ha corpo e un buon equilibrio mentre la persistenza è piuttosto limitata. Chiude bene, viene voglia di assaggiarlo nuovamente. Mi ha fatto pensare al Foie Gras. Nel complesso è un vino pronto che regala belle sensazioni gustative.

Entrambi gli assaggi mi hanno trasmesso la sensazione di degustare vini naturali, puliti nella loro essenza e sinceri. La giovinezza che ho riscontrato è di quelle da ricordare con piacere.