White Rock 2021, Vivallis

Il profumo di questo vino è molto invitante e variegato. Si passa dal floreale di rosa al fruttato di albicocca, uva spina e litchi, ai sentori vegetali d’erbe montane, fino ad arrivare al mentolato.

All’assaggio si presenta dritto e scorrevole, pulito e minerale. Torna un bel frutto fresco nel retrogusto e ci rimane abbastanza a lungo per ricordarti l’estate appena trascorsa.
Alla fine rimani a bocca asciutta e con tanta voglia di rinfrescarti nuovamente. Avendolo degustato molto fresco ho amato la spinta acida e la verticalità che hanno ben nascosto il volume alcolico del 13,5%.

Direi che c’è tutto in questo vino, piacevolezza, aromi, corpo e lunghezza.
Ha ottenuto la medaglia d’Argento al Piwi International Wine Challange 2022 ma io vado oltre e me lo segno con la foglia d’oro dei miei assaggi preferiti.
Me ne avevano parlato bene ed effettivamente si dimostra un ottimo vino.

È molto presente l’aromaticità del Muscaris ma se non erro concorre solo al 5%, in ogni caso si integra bene con il Solaris (90%) e con il Bronner (5%).
La Vallagarina e il lavoro enologico svolto gli conferiscono senza dubbio una personalità unica e memorabile.

La vinificazione contempla una delicata pressatura delle uve e la fermentazione in acciaio a temperatura controllata. Il vino matura in vasca per cinque mesi circa prima d’essere imbottigliato.

“Da viticoltura sostenibile, ottenuto da viti resistenti. White Rock è un dono di natura e purezza fatto al pianeta e all’umanità tutta”.
Concordo con la definizione riportata in etichetta.
…grazie di questo dono.

Vivallis ha sede a Nogaredo (TN), è una cantina sociale dalla lunga storia, le sue origini risalgono infatti al 1908. Vi operano 700 soci che coltivano le loro uve in 950 ettari di vigneti. White Rock è l’ultimo nato tra i vini prodotti. Una novità che brilla nella produzione tradizionale di questa cantina.

2022