Solaris e Sauvignon 2020, Monte Cimo

Mi sono molto divertito ad assaggiare questi due vini della cantina Monte Cimo. Sorprendenti nel trasmettermi cose che non mi aspettavo. Avevo in programma di assaggiare solo il Solaris 954 slm ma poi non ho resistito a stappare anche il Sauvignon e metterli a confronto.

954 slm 2020, Monte Cimo

La’ dove il Solaris splende. A 954 m/slm nella piana di “Monte Cimo” sulle pendici del Monte Baldo in località Maso. Con il Lago di Garda lì sotto a mitigarne le correnti fresche. È qui che Francesco e Serena hanno deciso di costruire il loro progetto di viticoltura sostenibile nel 2018.
Nove ettari dedicati ai vitigni resistenti (Piwi), coltivati su suolo roccioso, prevalentemente calcareo con tessitura franco-limosa ed elevata presenza di silicio.

Il colore del 954 è giallino chiaro con sfumature verdognole. I profumi evocano fragranze floreali, frutti maturi, erbe aromatiche e spezie. Penso alla mela golden, al fiore di bosso, all’origano, al pepe bianco e a quel fruttato dolce e maturo tipico del Solaris. È ricco e maestoso all’olfatto.

L’assaggio è vibrante, minerale, con un’acidità rilevante che mette in secondo piano un volume alcolico importante, del 14,5%. Risulta freschissimo ugualmente, si ha la sensazione della pietra, del silex, come direbbero i francesi. Conferisce a queste uve di Solaris una personalità territoriale unica.
Ha un corpo robusto, muscoloso. L’etichetta delicata dai toni pastello inganna. Attenzione che ‘pesta’!. Me ne accorgo dopo poco tempo.
Nel retrogusto, insieme ai ricordi dolci di frutta matura si ritrova una vena vegetale che mi piace parecchio in queste calde serate. Sfuma su un frutto polposo d’ananas maturo e mela golden. La persistenza è lunghissima, accompagnata da un variegato mix di erbe.

Le uve di questo vino vengono raccolte a mano, refrigerate in cantina e vinificate con macerazione e pressatura soffice a freddo. La fermentazione e l’affinamento di 10 mesi sono svolti in acciaio.

Il 954 è un vino giovane e forte, diretto nell’espressione aromatica. Un Solaris che trasferisce freschezze montane e muscolosità sebbene sia rappresentato con colori pastello nel fiore in etichetta.
Se lo si lascia prendere temperatura si ampliano le sensazioni gliceriche e morbide dell’alcol e quelle della frutta gialla surmatura.
L’abbinamento lo vedo con un secondo di pesce, un branzino al sale ad esempio. Oppure come vino da meditazione, dopo le 22, quando l’aria si rinfresca, le zanzare se ne vanno e ci si può rilassare.

Sauvignon 2020, Monte Cimo

Anche in questo vino abbiamo la stessa situazione territoriale del precedente ma queste sono uve di Sauvignon Kretos, Sauvignon Rytos e Maris (altro resistente uscito da Udine). La vinificazione è in acciaio con affinamento di 8 mesi.
Si mostra limpido e cristallino, di un giallo più consistente con riflessi verdognoli.
Il profumo è aromatico, rimanda al floreale e al fruttato, con accenni vegetali delicati. Aromi eleganti che mi ricordano la rosa, l’uva spina e la nespola.

L’assaggio è come la passerella di un’attrice sul tappeto rosso, elegante e sensuale. L’anima minerale si mostra accompagnata da una bella acidità (7,16 g/l) e sensazioni setose al palato. Un succo d’uva fermentato molto piacevole e godibile. Il carattere del Sauvignon che uno si potrebbe immaginare è solo un ricordo, la personalità di queste varietà resistenti è nuova e diversa. Risulta equilibrato ed armonico con il suo 12,5% di volume alcolico. È un vino ‘immediato’ nella comprensione, di grande piacevolezza e media struttura. Trova nell’aperitivo o in una merenda il suo momento ideale. La fragranza aromatica non stanca ed anzi ti invoglia al nuovo assaggio.

Mi ha divertito trovare nel Solaris 954 dei riferimenti vegetali al Sauvignon, e nel Sauvignon delle note aromatiche che mi hanno fatto pensare al Traminer e al Moscato.
Due vini che offrono un lato a mio parere più femminile e delicato nel Sauvignon e maschile-muscoloso nel Solaris. Va da sé che potete vivere una bella serata di degustazione partendo con il Sauvignon per un antipasto e un primo piatto leggero seguiti da un secondo di pesce, ad esempio una spigola al sale, insieme al Solaris.

Purezza e territorio firmano questi due vini di Monte Cimo, un grande inizio per questa cantina.