Censimento PIWI in Italia
Risultati del 1° Censimento PIWI in Italia 2023 – a cura di Vini e Viti Resistenti
Ad inizio Gennaio 2023 Vini e Viti Resistenti si è fatto promotore del primo Censimento in Italia sui PIWI, l’idea era di avere un riscontro diretto ed una fotografia realistica della situazione PIWI nazionale.
In questo inizio 2023 si è percepito molto entusiasmo ed apertura verso le varietà resistenti (tolleranti), tanti ne parlano ma pochi hanno realmente il polso sulla situazione e sulle prospettive future.
Il Censimento voleva far luce su questa piccola nicchia della viticoltura attraverso poche e semplici domande che invogliassero i produttori a partecipare.
. Quanti ettari di Piwi avete?
. Quali varietà coltivate?
. Avete solo varietà Piwi o anche tradizionali?
. Quante bottiglie avete prodotto nel 2022 e quante ne prevedete nel 2023?
. Perché avete scelto i Piwi (facoltativa)?
. Consenso alla pubblicazione
La raccolta dei dati è stata ardua in quanto non tutti hanno risposto a tutte le domande e non tutti i 189 produttori catalogati su Vini e Viti Resistenti hanno partecipato, il tutto dilatato in 5 mesi.
Ad inviare i questionari sono stati in 138, li ringrazio di cuore per aver dedicato il loro tempo a questo primo censimento.
Territori
La prima domanda, riferita agli ettari è senza dubbio quella che nelle risposte stupisce di più. Il dato rilevato risulta molto più basso rispetto alla stima che circola e che si attesta sui 2000 ettari.
Il dato raccolto è di 362.9 ettari totali. Anche ipotizzando la partecipazione di tutte le 189 cantine catalogate si potrebbe forse arrivare a 500 ha ma non certo ai 2000 indicati dall’Accademia dei Georgofili nel 20221. Nel solo Veneto sono certificati quasi 500 ettari a Piwi2. Le motivazioni possono essere diverse; potrebbero essere stati comunicati ettari di molto inferiori alla realtà; potrebbe essere sovrastimato il dato Georgofili, oppure possono esserci molti viticoltori che non arrivano ad etichettare vini Piwi pur coltivandoli.
I dati raccolti da Vini e Viti Resistenti, da fonti ufficiali tra 2020 e 2022, certificano circa 840 ha. Se si valuta la produzione di Barbatelle 20223, che è di 2.880.833 si può calcolare una superficie di coltivazione determinata attraverso un’ipotesi di sesto d’impianto. Se consideriamo 3500 piante per ettaro abbiamo circa 823 ha.
Nel 2021 gli innesti sono stati 2.501.865 ed ipotizzando una resa dell’80% si arriva a una stima di circa 2.000.000 di barbatelle che corrispondono a circa 571 ha. Se infine andiamo ad ipotizzare gli anni precedenti possiamo oggettivamente ritenere corretta la stima di 2000 ha.
Non c’è dubbio che vi sia una quota piuttosto alta di viticoltori con varietà PIWI che non commercializzano vini dichiaratamente PIWI e che non sono catalogati su Vini e Viti Resistenti (il database raccoglie i produttori che hanno vini in commercio attraverso varie fonti: web, social network, associazioni di categoria, segnalazioni).
Per dare un’idea del peso, ancora minimo dei PIWI in Italia, basti ricordare che è appena lo 0,6% della superficie italiana che produce vini da tavola e Igt (circa 350.000 ettari) e meno dello 0,3% della superficie totale della nostra viticoltura per uve da vino (Dop e non Dop), che si aggira sui 680.000 ettari3.
Detto questo, i dati raccolti offrono comunque una fotografia del mondo Piwi italiano di sicuro interesse.
Sono 50 le cantine che hanno dichiarato meno di 1 ettaro a Piwi; mentre sono 71 quelle che hanno da 1 a 5 ha e sono 17 le cantine che hanno più di 5 ha, di cui solo 7 superano i 10 ha.
Se si esclude la Cantina Sociale di Trento con 25 ha, le cantine con più ettari sono Terre di Ger in Friuli Venezia Giulia con 18 ha (di cui una parte da conferitori) e La Cantina Pizzolato in Veneto con 16 ha. In Trentino spicca Pojer e Sandri con 12 ha mentre in Alto Adige hanno tutti dimensioni più ridotte che arrivano al massimo ai 6 ha di Lieselehof e in Lombardia i 5 ha di Marcel Zanolari.
La regione più coltivata a PIWI è il Veneto. Ha superato il Trentino-Alto Adige che è stata la prima e più estesa zona di coltivazione. Segue il Friuli Venezia Giulia dove alcuni produttori hanno vigneti mediamente più estesi rispetto a quelli delle altre regioni.
Varietà
Il dato sulla diffusione delle varietà PIWI nelle regioni italiane mostra chiaramente quali sono le cultivar che negli anni passati sono state maggiormente impiantate, sia per una maggiore disponibilità rispetto ad altre più recenti, come nel caso di quelle di Friburgo che per una maggiore qualità e possibilità di impianto (autorizzazioni regionali) di quelle a bacca nera.
Come varietà a bacca bianca in 60 hanno Solaris, 59 Souvignier Gris, 50 Bronner e 34 Johanniter.
Soreli, Sauvignon Kretos e Fleurtai sono le più diffuse tra quelle “made in Italy”. Interessante notare come anche il Muscaris raccolga la preferenza di 14 viticoltori.
Nelle varietà a bacca nera c’è la preferenza verso il Cabernet Cortis con 21 produttori. Al secondo posto l’italiano Merlot Khorus con 18 e al terzo il Prior con 16. Tra i Cabernet resistenti il Volos risulta preferito da 8 produttori.
Note
Alcuni produttori hanno vigneto con varietà Piwi in altra regione, diversa da quella di appartenenza dove magari la varietà non è ammessa.
Dove indicato “altre varietà” si intendono sia a bacca bianca che a bacca nera.
Nell’elenco sono indicate anche varietà PIWI non iscritte al Registro Nazionale delle Varietà di Vite.
PIWI & Tradizionali
Circa un quarto dei produttori partecipanti al Censimento dichiara di coltivare solo vitigni PIWI.
Bottiglie
I numeri ricevuti possono dare un’idea del mercato ma visto che per alcuni produttori mancava il dato o la stima per il 2023 vanno considerati come parziali.
Bottiglie PIWI nel 2022: 766.302 – previsione 2023 934.419.
Essendo il dato sottodimensionato sia per i dati incompleti che per la mancanza di un buon numero di produttori, è plausibile che si superi ampiamente il milione di bottiglie prodotte nel 2023.
Seguendo il suggerimento di un amico enologo, applico la formula che 2000 ha fanno almeno 200.000 q di uve, e dunque 20 mln di bottiglie potenziali. Da qui se ne deduce che una gran parte della produzione non arriva in bottiglia dichiaratamente come PIWI in etichetta ma va a comporre uvaggi di altri vini. Sicuramente non nelle DO ma come vini da tavola e magari in qualche IGT.
C’è anche da ricordare che il mondo PIWI è ancora in una fase embrionale di sviluppo dove c’è molta curiosità e voglia di sperimentare da parte di tutti. Vi sono poi tempistiche produttive lunghe che richiedono minimo tre anni dalla messa a dimora delle piante all’imbottigliamento e questo incide anche sul rilevamento di queste Aziende che al momento non risultano catalogate e in commercio. Esiste poi tutto il mondo degli hobbisti con le loro micro produzioni personali.
La produzione catalogata su Vini e Viti Resistenti, di tutte le etichette PIWI è di 343 prodotti, di cui 335 sono vini. Oltre la metà sono vini bianchi.
DATI REGIONALI CENSIMENTO
Alto Adige
27 cantine
37.12 ha – (ufficialmente 65,94 ha 20225)
8 solo Piwi
19 anche varietà tradizionali
179.730 bottiglie nel 2022
181.930 previste nel 2023
Trentino
20 cantine
58.19 ha – (ufficialmente 86.88 ha 20224)
6 solo Piwi
14 anche varietà tradizionali
140.500 bottiglie nel 2022
144.050 previste nel 2023
Veneto
47 cantine
125.77 ha (ufficialmente circa 500 ha 20212)
14 solo Piwi
33 anche varietà tradizionali
291.761 bottiglie nel 2022
383.911 previste nel 2023
Lombardia
21 cantine
20.52 ha (nel 2021 erano 11,81)
3 solo Piwi
18 anche varietà tradizionali
53.170 bottiglie nel 2022
65.800 previste nel 2023
Friuli Venezia Giulia
17 cantine
108.5 ha (di cui 15 VCR)
2 solo Piwi
13 anche varietà tradizionali
96.141 bottiglie nel 2022 (non è conteggiata la produzione VCR)
153.728 previste nel 2023
Piemonte
2 cantine (vitigni PIWI non ancora inseriti nel Registro Regionale)
8 ha
15.000 bottiglie nel 2022 solo Ceste
15.000 bottiglie previste nel 2023 solo Ceste
Emilia Romagna
2 cantine (una fa capo al Consorzio ViTiRes vigneto sperimentale)
2.6 ha
Abruzzo
1 cantina
1.5 ha
5.000 bottiglie nel 2022 solo Jasci
7.000 bottiglie previste nel 2023 solo Jasci
Marche
2 cantine
2.4 ha
Lazio
Vigneto sperimentale ARSIAL 2500mq
Grazie a tutti i partecipanti ed in special modo ai viticoltori che hanno espresso il loro consenso alla pubblicazione, di seguito elencati.
ALTO ADIGE
Bio.Weingut Sanin
Boutique Winery
Burgerhof
Cantina Kaltern
Cantina Kurtatsch
Cantina Merano
Dornach
Folie Eduard
Kiemberger
Kollerhof
Leiter Andreas (conferitore a Niedermayr)
Lieselehof
Pomarolli Walter (e figlio Florian)
Reyter
Santerhof
Sonnleitenhof
St. Quirinus
Strickerhoh
Tenuta Geier
Thomas Niedermayr – Hof Gandberg
TRENTINO
Bondaion
Calliari Maria Rita
Cantina Aldeno
Cantina Martinelli
El Zeremia
Maso Bergamini
Maso Loera
Nicola Biasi
Pisoni
Pojer e Sandri
Sartori Organic Farm
Sbop Stefano
Villa Persani
Vivallis
VENETO
AVA Consorzio Viticoltori Alpago
Ca’ da Roman
Calalta
Crodarossa
Cuore Impavido
Cervo Renato
De Bacco
Da Pieri
De Martin Adriano
Fattoria da Olivo
Florem Vitis
Gentili
La Baratta
La Cantina Pizzolato
Le Carezze
Le Carline
Le Vignole
Maculan
Martignago Vignaioli
Monte Cimo
Mussino Federico
Poggio Pagnan
Roeno
San Tiziano
Sieman
Sorgon Nicola
Corte Spiazzi
Tenuta Maule
Terre Alte d’Alpago
Terre di Cerealto
Terre Grosse
Tocco
LOMBARDIA
Agricola Vallecamonica
Cooperativa Alpi dell’Adamello
Da Prada Marco
Dellafiore Achille
Lazzari
Le Driadi
Marchetti Maria Luisa
Nove Lune
Orsini Giueppe
Pietramatta
Rocche dei Vignali
Ronco della Cava
Sala Agricoltura
Scapigliata
Tenuta Castello di Grumello
Torrerossa
Zanolari Marcel
FRIULI VENEZIA GIULIA
Albafiorita
Azienda agricola A. Servadei
Azienda Agricola Brignoli
Azienda Agricola Lot
Baldovin Roberto
Conte d’Attimis
La Fornase
I Feudi di Romans
Obiz
Terre di Ger
Trezero
Venit
EMILIA ROMAGNA
Vigne dei Boschi
ABRUZZO
Jasci
Nda: prossimamente saranno pubblicate le motivazioni che hanno indotto i viticoltori a scegliere i PIWI, “stay tuned”.
Fonti:
1 fonte Accademia dei Georgofili link
2 fonte Veneto Agricoltura Regione Veneto
3 fonte Corriere vinicolo n.2/2023 – CREA VE Conegliano
4: Trentino – SIAP 2022, schedari viticoli di Trento e Bolzano
5: Alto Adige – Ufficio Frutti-viticoltura della Provincia Autonoma di Bolzano
Sondaggio realizzato da Vini e Viti Resistenti – Luca Gonzato
Gennaio-Maggio 2023
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