3 6 9, DōMINES e GISLA 2020 di Ca’ Apollonio

Il progetto vitivinicolo dell’Azienda Agricola Ca’ Apollonio dimostra come si possa conciliare con successo la sostenibilità ambientale alla qualità dei vini. Terroir, coltivazione super-Bio e una direzione enologica rigorosa portano le varietà Resistenti ad esprimersi nel migliore dei modi.

CāP arriva quest’anno a proporre tre vini bianchi IGT Veneto (un rosso e uno spumante sono in affinamento). Come produzione si distingue per la scelta esclusiva di viti resistenti alle malattie fungine, coltivate nella zona di Romano d’Ezzelino (VI) ai piedi del massiccio del Grappa, su terreni franco-argillosi ricchi di minerali e nutrienti. Inoltre si avvale della consulenza di un enologo d’eccezione, Nicola Biasi.

L’estate e le alte temperature sono il contesto ideale per questi tre vini da servire rigorosamente freschi in un secchiello colmo di ghiaccio. Partiamo con il 3 6 9 (3 anni di sovesci, 6 anni di impianti, 9 anni di permacultura). È il primo vino prodotto da Ca’ Apollonio lo scorso anno. Ho avuto il piacere di assaggiarlo e già mostrava grande piacevolezza. Quest’anno si propone con una veste dai nuovi colori, toni di verde e marrone a ricordare la vigna e la terra madre.

Si evidenzia il sigillo di garanzia “Resistenti” di Nicola Biasi, l’enologo di Ca’ Apollonio recentemente nominato Enologo Cult 2021 al Merano Wine Festival. Nicola collabora dall’inizio con i coniugi Vallotto, titolari dell’Azienda Agricola, nella ricerca e proposta di vini di alta qualità.

3 6 9 2020, Ca’ Apollonio

Ottenuto da uve di Souvignier Gris, si presenta con un colore luminoso e trasparente. Rilascia profumi intriganti, un bouquet variegato di ricordi vegetali, erbe aromatiche e fiori, sentori speziati che ricordano il pepe bianco e sfiorano il fumé, frutti estivi maturi come la pesca, l’albicocca e il melone.

L’assaggio porta intensità e struttura nel palato. La mineralità e salinità ricamano un bel contorno ad un vino che quest’anno è cresciuto in ogni direzione assumendo corpo e armonia. Ha il 13% di volume alcolico. Mi piace per come si allunga con sensazioni calde (13% di vol. alcool) e rotonde con aromi di frutta matura mantenendosi però vigoroso e fresco sulle guance. Pensavo di dedicarlo all’aperitivo ma questo 3 6 9 è assolutamente strutturato e indicato ad una portata importante di pesce. L’ho provato con soddisfazione insieme ad uno spaghetto alle sarde con finocchietto e pomodorini.

2021

DōMINES 2020, Ca’ Apollonio

Pulizia e luminosità introducono anche questo bianco da uve di Bronner e Johanniter. I sentori sono più delicati e morbidi con ricordi fruttati di mela golden, fieno, pepe bianco e timo. All’assaggio risulta più calmo e disteso rispetto al precedente. Parlo comunque di un vino sempre vivo dove salinità e acidità mantengono equilibrio e piacevolezza. Si accentuano fragranze fruttate insieme a sensazioni gliceriche e ricordi di Chardonnay.

Mi piace il finale vibrante e la lunga persistenza di questo DōMINES. Sfuma su ricordi di erbe aromatiche. Un vino che si adatta a diversi abbinamenti, sia con primi a base di pasta che con carni bianche.

GISLA 2020, Ca’ Apollonio

GISLA, è la nobildonna di origine longobarda che diede vita alla dinastia degli Ezzelino. Veste di un bel giallo dorato estratto da una macerazione di quasi 24 ore sulle bucce di Souvignier Gris. Leggermente velato nell’aspetto, regala profumi eleganti, numerosi e intensi. Riportano ai frutti di albicocca, melone, pesca bianca, miele. Si ritrova quella interessante speziatura presente anche nel 3 6 9.

All’assaggio è teso e di grande freschezza con una acidità che fa salivare e lo fa apprezzare sorso dopo sorso. Ha note aromatiche intense e polpose nella sensazione tattile. Una lieve tannicità e la comune mineralità con gli altri vini di Ca’ Apollonio. È un orange wine sottile e verticale, con il 12% di volume alcool. Per la freschezza e la particolarità lo vedo accompagnare l’aperitivo, con formaggi stagionati, pesce affumicato o sushi.

Ho degustato i vini nella sequenza riportata ma se doveste avere l’occasione di assaggiarli nella stessa serata consiglierei di ribaltare l’ordine. Aperitivo con la nobile GISLA, seguita dal DoMINES con un primo piatto e il 3 6 9 per la seconda portata. Possibilmente tutto a base di pesce ?.
Questo tris di vini ha in comune quella pulizia e precisione che contraddistingue il lavoro enologico di Nicola Biasi. Vini che riescono ad essere naturali ed eleganti come pochissimi altri, meritano tovaglie bianche e piatti gourmet. Buona, buona, buona estate!

Azienda agricola Ca’ Apollonio, Romano d’Ezzelino (VI) – Pagina Facebook