Sani e Sbreg, Doladino

Due vini da agricoltura biologica che confermano la vocazione vinicola della zona dell’Alpago. Ogni produttore riesce a ad esprimere  il  territorio in modo unico, l’Azienda Agricola Doladino lo fa con grande personalità e piacevolezza nei loro vini.

Sani 2020, Doladino

Il Sani ha il colore del miele d’acacia. I profumi creano una dimensione tridimensionale in cui l’estrazione aromatica floreale e fruttata ha spessore e intensità. Dall’albicocca alla pesca gialla, miele, quello che già nel colore si annunciava, poi arrivano note d’erbe aromatiche, resina ed un soffio fumé di legna bruciata.

L’assaggio è gustoso, ho avuto la sensazione che stessi mangiando qualcosa insieme al vino. Il corpo è strutturato, abbastanza robusto, con un buon apporto di acidità e tannini evoluti. Ha una bella beva, il volume alcolico è del 12,5%. Nel retrogusto la polpa di frutta gialla si sposta verso i tropici con ricordi d’ananas e banana per poi chiudere su delicate erbe aromatiche.
La bocca rimane fresca, con una punta di salinità che rimane sulla lingua.
Mi piace questa struttura e sensazione di pienezza che trasmette.
La persistenza corre sullo stesso binario della piacevolezza, dopo qualche minuto sfuma in un orizzonte soleggiato di bei ricordi.
Sani è un vino non filtrato ottenuto da uve di Bronner fermentate spontaneamente.

Sbreg 2021, Doladino

Colore strepitoso in questo Sbreg che si posiziona tra un rosato e un giovane macerato, ho pensato all’Aperol Spritz vedendolo nel calice, ma questo ha un profumo molto più complesso ed elegante. I riflessi aranciati comunicano direttamente con l’epitelio olfattivo sussurrandomi di frutti rossi di melograno, lampone, spezie piccanti, rabarbaro, sottobosco.
L’ingresso è dinamico, verticale, minerale e salino. Ha un un corpo giovane piuttosto leggero ed un volume alcolico del 12,5%. Il tannino è sottile, la scena è occupata dalla fragranza degli aromi che si confermano anche nel retrogusto.

Sbreg è elegante e dotato di una piacevolezza non comune. Il mix di Souvignier Gris, Solaris e Bronner si traduce in un vino equilibrato sotto ogni punto di vista.
Si approccia come un rosato ma riesce poi a comunicare il territorio attraverso la sua mineralità e i ricordi di boschi di montagna. Anche lo Sbreg come il Sani, fermenta naturalmente e non è filtrato.
La sensazione generale è di un vino giocoso, da compagnia. Perfetto per l’aperitivo, magari con dei gamberi di Mazara, oppure con qualche prelibatezza direttamente consigliata dal produttore di questo vino, Riccardo De Pra, nel suo ristorante a Pieve d’Alpago.

2023

Sani e Sbreg sono due vini ben fatti che mi sono piaciuti parecchio. Consiglio di assaggiare prima lo Sbreg e di seguito il Sani.